Attenzione a chi propone rimedi “naturali” contro il covid. C’è scappato il morto

Il Covid ad avvero polarizzato la società. No vax da una parte e persone che invece vedono nel vaccino l’unica via per un ritorno seppur complesso alla normalità.

L’opportunità del Green pass, tutti i problemi legati ad esso eccetera. Ma forse è stato proprio il vaccino quello che ha creato più polemiche. E’ sicuramente giusto che sia rispettata la libertà del singolo, ma non è semplice comporre ciò con le esigenze della comunità. Sicuramente però non possono non allarmare quei gruppi di persone che si organizzano sui social e soprattutto su telegram e che propongono cure non autorizzate contro il covid. Vediamo come funziona. In un gruppo su Facebook o su Telegram o su altri mezzi di comunicazione parte una discussione sui pericoli del vaccino.

Gruppi spontanei

Fin qui nulla di strano: siamo nell’alveo della sacrosanta libertà di opinione. Poi arriva qualcuno che propone tesi complottistiche magari variopinte. Poi arriva qualcun altro che propone rimedi “più sani” del vaccino e che avrebbero avuto “risultati eccezionali”. Ovviamente nella narrativa di costui i giornali main stream non ne parlano perché foraggiati dalle aziende farmaceutiche ricche e potenti e qui partono i consigli sotterranei e criptati per l’acquisto di questi prodotti miracolosi. Inutile dire che questo è estremamente pericoloso e farsi consigliare farmaci da personaggi non qualificati è una pratica da evitare a tutti i costi. Purtroppo però questa nuova moda sta prendendo piede. Inutile dire che è partita dagli Stati Uniti e che si sta diffondendo anche da noi.

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Il prodotto più gettonato per curare il covid sarebbe l’ivermectina. In realtà questo prodotto non ha alcun effetto benefico contro il covid ma può avere gravi effetti collaterali.

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Le autorità statunitensi e anche quelle italiane stanno mettendo in guardia contro queste pratiche, ma purtroppo bloccare gli esperti o sedicenti tali che girano sui social non è affatto semplice.