L’allevamento di insetti a scopi alimentari è diventato un business redditizio

È un tema scottante del quale piaccia o non piaccia si parlerà sempre di più. L’allevamento degli animali per il nutrimento dell’uomo è un qualcosa che di primo acchito suscita in molti repulsione e comprensibilmente.

Ma come vedremo è una tematica assai complessa da molti punti di vista. In molti vorrebbero farla diventare un’industria vera e proprio ed in effetti lo è già. Infatti esistono aziende che allevano insetti ad uso alimentare. Ma chiariamo subito che attualmente è legale farlo soltanto per usarlo come mangime dei polli e di pochi altri animali. Ma ci sono forti pressioni perché sia legalizzato l’allevamento di insetti anche per produrre mangimi anche gli altri animali. E L’idea sarebbe quella di arrivare a produrli anche per l’alimentazione umana. D’altra parte in tante culture gli insetti vengono normalmente mangiati da esseri umani. Ma qui scattano varie questioni sia in positivo che in negativo. Le questioni positive sono di ordine ambientale.

Opportunità e problemi

Infatti l’allevamento di insetti ha un impatto sull’ecosistema fortemente inferiore rispetto all’allevamento di animali e questo sarebbe il lato positivo. Il lato negativo, anzi i lati negativi sono due. Da un lato c’è la questione che rendere più economici i mangimi per gli animali può finire per potenziare questi. In secondo luogo c’è anche una questione etica secondo alcuni studi gli effetti per servirebbero il dolore e la sofferenza come gli altri animali e questo porrebbe una montagna di domande alle quali sarebbe spinoso rispondere.

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In definitiva si intrecciano questioni etiche ed economiche attorno a quello che già oggi è un business redditizio. Gli studiosi hanno opinioni molto differenziate su questo fenomeno. 

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Gli stessi ambientalisti sono divisi: chi lo apprezza per il suo basso impatto ambientale e chi dice che è un modo per non affrontare una reale riduzione degli allevamenti il dibattito è aperto.