È una delle nuove insidiose frontiere del cybercrimine e sta crescendo tanto. Le polizie di tutto il mondo mettono in guardia. Vediamo di cosa si tratta.
Quando navighiamo in internet lasciamo in giro per la rete tantissimi dati. Cioè normale quasi nessuno di noi in realtà si preoccupa di proteggersi da questo punto abiti è che resto organizzati in bande ben coordinate frugano nei dati di navigazione degli utenti alla ricerca di materiale che potrebbe essere compromettente per questi. Navigazione su siti per adulti; scambio di mail dal contenuto sensibile, scambio di immagini o di video particolari. Il meccanismo è quello della pesca a strascico: su un certo numero di persone analizzate, viene fuori una certa percentuale di soggetti ricattabili e qui nasce la sextorsion.
Un meccanismo assai pericoloso
La minaccia è quella di rivelare pubblicamente questi dati ad amici parenti familiari oppure metterli direttamente on-line per esporre il malcapitato al pubblico ludibrio ma non solo. Spesso la sextorsion ha conseguenze assai pesanti per chi la subisce e risalire agli hacker che hanno fatto questo è quasi impossibile. Queste bande si organizzano attraverso triangolazioni di dati che passano attraverso più paesi e risalire a loro è difficilissimo.
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Ovviamente per evitare tutto ciò il malcapitato deve pagare una somma di denaro e ovviamente transiterà su una serie di conti accuratamente resi non tracciabili spesso anche con l’ausilio delle criptovalute.
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Importante proteggersi usando software ed app che siano in grado di proteggerci durante la nostra navigazione E di evitare siti e contatti poco chiari.