Datore di lavoro può chiedere danni a lavoratore senza Green Pass

La questione del lavoro per i senza pass si arricchisce di nuovi capitoli.

Confindustria cambia le carte in tavola sulla questione. Attualmente chi viene trovato sul luogo di lavoro senza Green Pass magari perché è riuscito ad entrare eludendo i controlli all’ingresso rischia tra i 600 e i 1500 euro di sanzione amministrativa. Ma non basta, c’è anche il provvedimento disciplinare e sospensione dal lavoro. Ma a Confindustria tutto questo non basta. Infatti Confindustria ha dichiarato in una nota che l’azienda può rivalersi sul lavoratore trovato senza Green Pass. Per Confindustria il lavoratore senza Green Pass arreca un danno all’impresa rallentandola o bloccandola e di conseguenza l’impresa ha il diritto di rivalersi economicamente su di lui. Di conseguenza Confindustria annuncia che le imprese intendono chiedere un vero e proprio risarcimento danni al lavoratore senza Green pass in aggiunta a ciò che prevede la legge.

Conseguenze pesanti per il lavoratore

Meno pesante invece è la situazione di chi venga trovato all’ingresso privo di Green Pass. Il lavoratore che sia trovato all’ingresso privo di Green pass sarà semplicemente impossibilitato ad accedere e non riceverà la retribuzione. Ma Confindustria a quanto si legge nella nota, vuole che le aziende chiedano il risarcimento danni sia all’uno che all’altro vale a dire sia che si sia introdotto nell’azienda senza Green pass e sia a chi sia stato bloccato all’ingresso. Insomma chiunque rallenti il lavoro dell’impresa per Confindustria deve pagare i danni all’impresa stessa.

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Questa interpretazione appesantisce di parecchio la situazione a carico del lavoratore privo di Green Pass. Poiché oltre ad essere impossibilitato a lavorare sarebbe addirittura oggetto di una richiesta di danni.

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Vedremo le reazioni del sindacato a questa presa di posizione piuttosto dura degli industriali.