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Una telefonata capace di svuotarti il conto: allarme vishing, non rispondere

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Salvatore Dimaggio

Sembra incredibile eppure esiste una nuova truffa veramente insidiosa capace di svuotare letteralmente il conto corrente degli italiani.

Si chiama vishing e purtroppo è arrivato anche in Italia. Vediamo come funziona perché secondo gli esperti è una frode di eccezionale gravità.

Una telefonata apparentemente banale, ma con conseguenze disastrose. Rispondiamo ad una telefonata apparentemente come le altre e la voce al telefono ci dice che ci sta chiamando dalla nostra banca. La telefonata mira teoricamente proprio a proteggerci dalle frodi, ragion per cui bisogna attivare dei nuovi protocolli di sicurezza a garanzia del nostro conto dai malintenzionati. In realtà tutto questo non è vero, ma chi pone in essere questa truffa è così abile da farcelo credere. Ci viene chiesto di fare qualcosa di apparentemente semplice e banale. Ci viene detto che riceveremo un codice via sms e tutto quello che dobbiamo fare è leggere il codice alla persona dall’altra parte del telefono. Dunque qualcosa di veramente banalissimo che proprio chiunque accetterebbe di fare specie se la richiesta proviene dalla propria banca ed è per ragioni di sicurezza.

Una truffa pericolosissima e nuova

Eppure basta questo semplicissimo gesto per prosciugarci il conto. Ma come è possibile che la semplice lettura di un codice ricevuto via sms possa prosciugare il nostro conto corrente? Si tratta di quella che è probabilmente la truffa più insidiosa che oggi circola on-line e si chiama vishing. Ormai ben pochi cascano nella vecchia truffa del link da cliccare sulla email o sul messaggio e questa nuova modalità di frode informatica è capace davvero di mietere tante vittime. Ma gli esperti dicono di stare particolarmente attenti: se ci arrivano telefonate del genere mettiamo subito giù.

Un’azienda ha perso 59.000 euro così

Soprattutto rifiutiamoci di comunicare qualsiasi codice ci arrivi via sms. Le banche non procedono in questo modo per attivare le procedure di sicurezza e comunque se abbiamo dei dubbi dobbiamo essere noi a recarci alla nostra banca e chiedere se quello che ci viene detto è vero. Come racconta l’associazione per la tutela dei consumatori Konsumer Italia, un’azienda di Roma è stata addirittura derubata di €59.000 semplicemente per aver creduto a questa telefonata.

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La vittima in questo caso è stata l’amministratrice di un’azienda della capitale. Si era recata in banca per operazioni di routine, ma poco dopo ha cominciato a ricevere telefonate che teoricamente provenivano dalla banca e che le chiedevano una serie di operazioni per verificare i dati e completare le procedure di sicurezza.

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