Le scale costituiscono una barriera architettonica limitante ed odiosa per tante categorie di persone, ma col bonus saranno un ricordo.
Non sono solo le persone diversamente abili ed assere penalizzate dall’assenza di ascensore. Pensiamo a chi sia convalescente dopo un infortunio sportivo o a chi debba salire con un carico pesante.
E’ il Bonus per l’eliminazione delle barriere architettoniche che consente questa operazione fondamentale nel caso di persone diversamente abili ma che comunque può essere utile a tutti. Il bonus per la rimozione delle barriere architettoniche è una delle grandissima novità di quest’anno. Come sappiamo quest’anno i bonus casa sono veramente nell’occhio del ciclone ma le ultime decisioni del Governo in merito alla cessione dei crediti dovrebbero almeno in teoria far ripartire i cantieri. Qui tutti i dettagli. Ma sicuramente il bonus per la rimozione delle barriere architettoniche è uno dei più amati ed apprezzati. Anche perché vale ben il 75% ed ha uno scopo etico assai nobile.
Questo bonus copre non soltanto le spese relative all’installazione di ascensore o rampe o qualsiasi altro elemento che possa rimuovere una barriera architettonica, ma copre anche l’eliminazione dei materiali di risulta, le spese di progettazione, eccetera. Ovviamente questo bonus non si limita all’ascensore, ma può anche coprire l’installazione di un montascale o di rampe. Insomma, sebbene l’ascensore sia sicuramente un aiuto determinante per tante persone diversamente abili, sono tanti gli interventi che possono migliorare la vita con questo bonus. Ma vediamo i tetti di spesa per questo bonus.
I tetti di spesa ammontano a €50.000 per gli edifici unifamiliari. Il tetto invece scatta €40.000 per ogni unità immobiliare negli edifici composti da unità immobiliari fino ad un massimo di 8. Ma vediamo le soglie massime ammesse per i condomini di maggiori dimensioni. €30.000 moltiplicati per il numero delle unità immobiliari per i condomini da più di 8 unità immobiliari. La detrazione è fruibile come sconto sull’Irpef spalmato in cinque quote annuali tutte uguali.
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Ma sono anche previste cessione del credito e sconto in fattura. Ma attenzione, perchè la detrazione potrebbe scattare addirittura al 110%. Questo si può ottenere se i lavori per l’ascensore vengono fatti diventare trainati rispetto a quelli del superbonus. E’ ovvio che così il vantaggio è maggiore, ma è altrettanto ovvio che non tutti saranno nelle condizioni di mettere in campo i lavori del superbonus.
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