Superbonus+110%25%2C+%C3%A8+fuga%3A+rincari+e+novit%C3%A0+Entrate+scrivono+la+parola+fine
ilovetrading
/2022/03/06/superbonus-110-e-fuga-rincari-e-novita-entrate-scrivono-la-parola-fine/amp/
Bonus

Superbonus 110%, è fuga: rincari e novità Entrate scrivono la parola fine

Non c’è dubbio che il Superbonus 110% ed i bonus casa abbiano fatto circolare tanto danaro in Italia e siano stati un elemento di grande dinamismo per il comparto dell’edilizia.

Ma adesso davvero troppe cose sono cambiate sul Superbonus e gli esperti del settore dicono che probabilmente per i bonus casa davvero potrebbe essere arrivata la fine. Vediamo con ordine che cosa sta succedendo.

Innanzitutto i rincari delle materie prime sono arrivati a cifre veramente esorbitanti ed ormai il 20% in più di massimale sui costi garantito dall’ultimo prezzario MiTE sembra davvero ben poca cosa. Con la crisi in Ucraina poi i prezzi rischiano di andare a finire veramente a cifre ingestibili e tante ditte e tanti committenti cominciano a tirare i remi in barca. Ma c’è anche la questione dei 4,4 miliardi di euro di frodi scoperti attorno ai bonus casa. La stretta sulla cessione dei crediti che ne è seguita è stata davvero una batosta e tantissimi cantieri si sono fermati.

Le nuove cessioni multiple non piacciono

La gente attendeva chiarezza dal governo ma questa chiarezza è arrivata solo in parte. Se è vero che la nuova normativa sulla cessione dei crediti multipla riapre la possibilità di più cessioni attorno allo stesso credito, è vero anche che si tratta di una normativa veramente durissima. Il tetto è fissato a tre cessioni ma questo non sarebbe il vero problema di questa normativa. La vera questione spinosa è che dopo la prima cessione tutte le altre dovranno avvenire soltanto tra pochi istituti bancari selezionati e tutte le cessioni dovranno essere accompagnate da un codice identificativo.

Troppa durezza

Questo codice identificativo punta a rendere sempre immediatamente recuperabili le documentazioni che hanno giustificato la cessione del credito. Ma significa anche che il credito non potrà essere spezzettato e dovrà viaggiare sempre unitariamente. Questo rappresenta un ennesimo limite per il credito che diventa meno appetibile per le banche. Peraltro le banche sono già invischiate in numerosi controlli da parte del fisco ed altrettanti stanno per arrivare.

Leggi anche: Un litro di benzina venduto a peso d’oro (cifra da pazzi) ma arriva il bonus

Leggi anche: Bonus casa: facciate e barriere architettoniche schizzano al 110%

Dunque questi crediti ormai finiscono per essere decisamente meno graditi. La durezza riservata i tecnici asseveratori è stata poi davvero tremenda. Infatti per il tecnico asseveratore che sbaglia ci sono sanzioni dai €50000 ai €100000 e addirittura la reclusione da 2 ai 5 anni. Queste misure sono previste per l’errore poiché per il dolo vengono addirittura incrementate. Insomma non c’è da stupirsi se tanti esperti del settore parlano di una riforma che in realtà darà ben poco slancio ai cantieri.

Salvatore Dimaggio

Articoli Recenti

Controlli a tappetto dell’Agenzia delle Entrate: 4.000 Partite IVA forfettarie sotto la lente del Fisco

Una verifica fiscale a tappeto su migliaia di titolari di Partita IVA in regime forfettario…

5 ore Fa

Assegno di inclusione senza stop: bonus dalla scadenza alla proroga di 500 euro

All'inizio si presenta un quadro intrigante, fatto di numeri e di volti: un sostegno importante…

18 ore Fa

Ho perso la cauzione di 2.500 € versata alla banca, il motivo è sconvolgente

Una vicenda sorprendente svelata dall’Arbitro Bancario Finanziario: un cliente aveva versato una cauzione consistente e…

1 giorno Fa

Rendimenti fino al 3,82% all’anno e rischi: chi vince tra i BTP a lunga scadenza

Un confronto inaspettato tra BTP 2035, BTP 2040 e BTP 2045 che racconta molto più…

2 giorni Fa

La tregua è finita? Perché un ritorno dell’inflazione potrebbe scatenare la tempesta perfetta su risparmi e investimenti

È davvero possibile che un improvviso balzo dell’inflazione cambi il destino delle economie di Stati…

2 giorni Fa

Due strategie a confronto: perché la BCE resta prudente mentre la Fed pensa a ridurre i tassi

Un’Europa che frena e un’America che scalpita: nel 2025 la politica monetaria diventa un terreno…

3 giorni Fa