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Bonus casa: nuovi rincari materie prime per la guerra li stroncano

I bonus casa sembrano proprio attraversare un momento difficile. Oltre al problema della cessione dei crediti multipla, adesso si paventano anche rincari che possono mandarli k.o.

Il Governo puntava a far ripartire i bonus casa dopo la stretta sulla cessione dei crediti ed in un primo tempo effettivamente tutto sembrava filare liscio. Infatti il Governo dopo aver imposto la stretta sulla cessione multipla dei crediti ha varato la nuova normativa che consente una sessione multipla ma controllata.

Poste Italiane ha riaperto la piattaforma per la cessione dei crediti ma ora tutto sembra più difficile. Proprio Poste Italiane ha avvertito la sua utenza che i documenti da presentare questa volta saranno molti di più e che i tempi per l’approvazione della cessione potrebbero crescere di conseguenza. Anche le pene molto dure sui tecnici asseveratori stanno impensierendo il comparto perché il tecnico che sbaglia rischia una sanzione fino a 5 anni di carcere. Dunque la nuova normativa limita soltanto a tre le cessioni possibili e quelle successive alla prima potranno avvenire solo tra istituti approvati.

Una normativa penalizzante

Insomma tutto più lento e più difficile per contrastare i 4,4 miliardi di frodi sul bonus. Ma se la nuova normativa sulla cessione multipla dei crediti, che peraltro diventano non frazionabili, non convince del tutto, sono i rincari delle materie prime a rischiare di mandare i bonus casa fuori controllo. Infatti già da tempo sui cantieri si stanno registrando incrementi davvero tremendi di tante materie prime fondamentali per l’edilizia. Ma non aumentano soltanto le materie prime ma anche i costi dell’energia e del gas rischiano di non far quadrare più i conti dei cantieri del superbonus.

Il prezzario MiTE

Il prezzario MiTE approvato recentemente effettivamente aumenta del 20% il tetto massimo per le spese, ma questo 20% appare ormai davvero troppo risicato rispetto agli aumenti attuali e soprattutto rispetto a quelli che si temono a seguito della crisi in Ucraina. Gli esperti mettono in guardia perché mentre tutto il Paese sembra spaventato giustamente dalla prospettiva del blocco dei Tir a causa degli aumenti della benzina, un blocco del genere si rischia anche sui cantieri e per il bonus casa potrebbe davvero arrivare il momento della resa dei conti.

Leggi anche: Superbonus: Poste riapre piattaforma ma mette in guardia su documenti

Leggi anche: Superbonus 110%: sorpresa dalle Entrate, così niente visto di conformità

Il problema principale è che il prezzario MiTE è già stato pubblicato. Proprio nel prezzario è stabilito che la prossima revisione dei massimali sarà tra un anno e dunque per ora i massimali restano questi con buona pace di tutti gli aumenti presenti e temuti.

Salvatore Dimaggio

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