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Fisco

Assegno unico universale, quando puoi essere certo che te l’hanno pagato davvero

Al via il nuovo contributo pensato dal Governo per aiutare famiglie in difficoltà. L’Inps ha fornito criteri e tempi per capire quanto e come spetta il bonus.

(Gazzetta del Sud)

 Da questo mese bollino verde per l’Assegno Unico Universale (Auu), uno strumento che il Governo ha messo a disposizione per le famiglie. L’obiettivo è quello di far fronte a difficoltà e problematiche economiche scaturite dalla crisi economica dettata dal Covid, che ha messo in ginocchio migliaia di famiglie italiane. A farne le spese, in particolare, sono quelle con più figli a carico tra istruzione e il resto. Per coloro che hanno presentato già la domanda, si dovrebbe avvicinare ormai il tempo in cui il pagamento dovrebbe essere erogato.

Quando arrivano i soldi dell’Assegno Unico

(notizieglobali.it)

E’ stato proprio l’Inps, l’istituto nazionale previdenza sociale, a chiarire sul proprio sito internet che i pagamenti inizieranno ad arrivare dalla seconda metà di marzo. Più precisamente, da quanto si apprende, i bonifici (o le altre forme di pagamento) dovrebbero arrivare dal 15 al 21 marzo 2022. La seconda tranche riguarda invece le domande presentate dal primo marzo in poi. Per questi, i soldi dovrebbero essere erogati dalla fine del mese successivo rispetto a quando depositata. In sostanza, entro aprile.  Per aiutare alla comprensione, è utile appoggiarsi alla normativa approvata sul tema. E’ infatti stabilito che l’Assegno Unico Universale sia versato nel mese successivo rispetto a quando è stata inviata la domanda all’Istituto. Inoltre, si legge nel testo di legge, vi è la concessione per recuperare e non perdere ciò che non è stato recepito fino a marzo: per ottenere questo beneficio è necessario depositare le domande entro il 30 giugno.

Assegno Unico, chi ne può beneficiare e di che importi si tratta

(pixnio.com)

In totale, la misura adottata dal governo è di circa 19 miliardi all’anno, e va a sostituire altri strumenti già previsti. E’ stabilita un aumento di circa 6 miliardi rispetto alle somme precedentemente destinate a famiglie e genitori per la crescita dei propri figli. L’assegno è dedicato a coloro che hanno un figlio non ancora maggiorenne a carico. Ma non solo, perché il governo ha previsto anche la possibilità di dare un contributo chi ha figli tra i 18 e 21 anni. L’importo sarà inferiore. E’ possibile aggiungere nuove distinzioni: per le famiglie con Isee pari o inferiori a 15 mila euro, è previsto un assegno pari a 175 euro al mese. Scende invece la somma, a 50 euro, per un Isee che sfora i 40 mila euro.

Edoardo Corasaniti

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