Tutto il mondo dei bonus casa era stato confermato nell’ultima manovra finanziaria quasi senza particolari novità.
Aveva fatto rumore la diminuzione del bonus facciate dal 90% al 60%, ma per il resto tutto era rimasto invariato. Una sola grande novità aveva messo davvero tutti d’accordo: l’arrivo del bonus sulla rimozione delle barriere architettoniche. Un bonus ricco ed importante perché vale addirittura il 75%.
Ma soprattutto un bonus che una volta tanto non sembrava un modo per arricchire i ceti più abbienti, ma sembrava effettivamente avere un focus realmente etico. Se i bonus casa col senno di poi sono stati tutti fortemente criticati a partire proprio dal Superbonus e dal bonus facciate, ben poche critiche ha ricevuto il bonus sulla rimozione delle barriere architettoniche, visto il suo forte impatto di natura etica. Eppure oggi due minacce ne mettono a serio rischio il futuro.
Vediamo quali sono e perchè è meglio ponderarle attentamente prima di pensare di usufruire di questo bonus effettivamente interessante. La prima è il tremendo rincaro dei prezzi. Le materie prime del mondo dell’edilizia sembrano ormai fuori controllo. Tutte le voci di spesa dei cantieri sono salite in una maniera impressionante e già a febbraio di quest’anno prima dello scoppio della guerra in Ucraina molti cantieri sembravano a rischio. Dopo lo scoppio delle ostilità i costi dell’edilizia sono saliti alle stelle e molti oggi giudicano questi lavori sostanzialmente sconvenienti.
Ma poi prima di imbarcarsi in un lavoro del genere oltre la questione dei costi bisogna anche tenere presente la questione della cessione dei crediti. Anche se leggiamo sempre che adesso la cessione dei crediti multipla è tornata, bisogna tenere presente che è una cessione dei crediti multipla, ma vincolata da paletti così stringenti che per molti in realtà diventa sconveniente e problematica.
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I paletti sono talmente stretti e i controlli che si annunciano, sono talmente serrati che Poste Italiane ha riaperto la sua piattaforma per la cessione dei crediti ma stralciando le spese del 2021 e avvisando che la documentazione richiesta sarà veramente consistente. Insomma se nessuno mette in dubbio l’importanza etica del bonus sulla rimozione delle barriere architettoniche, dal punto di vista pratico ormai è meglio rifletterci attentamente. Anche perchè l’approdo finale dei costi in uno scenario di guerra è assolutamente imprevedibile.
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