Cambiano le regole per l’erogazione del bonus del 110 per cento: cosa c’è da sapere e perché è intervenuto il legislatore.
Nel corso di questi mesi sono cambiate le regole e le norme sul funzionamento del bonus sul 110 per cento, molto utilizzato dagli italiani per affrontare alcune spese che, in regime ordinario, non sarebbero state effettuate. Però le numerose operazioni di polizia giudiziaria realizzate dalla Guardia di Finanza hanno messo in luce delle distorsioni nel sistema di erogazione e funzionamento che hanno costretto il legislatore a cambiare la normativa sul tema del bonus del 110 per cento. A farne le spese, oltre che gli italiani, anche le aziende, soprattutto quelle più piccole che con il bonus riuscivano a respirare e a lavorare nonostante la crisi economica, specie post Covid-19.
Da quanto ha riportato anche il Corriere della Sera, circa 91 cantieri su 100 che hanno utilizzato il bonus del 110 per cento non sono in regola. In realtà, si è scoperto, che alcune aziende edilizie sono nate appositamente per realizzare una truffa, incassare il bonus e poi sparire. Le truffe sono state appunto canalizzate e strutturate in modo tale da acquisire i crediti di imposta, con la particolarità di non aver mai realizzato alcuna opera. Il “trucco” si è realizzato attraverso la cessione dei crediti di imposta, che hanno reso impossibile il controllo da parte degli inquirenti. In alcuni casi alcuni cittadini hanno fatturato senza mai saperlo e senza mai pagarle. Ovviamente, nella rete ci sono anche i professionisti d’accordo con il sistema che hanno lasciato visti di conformità e dato l’ok per tutte le procedure. Agenzie delle entrate ha calcolato danni per milioni e milioni di euro.
I mezzi messi a disposizione dal Governo per fronteggiare la ripresa economica hanno avuto senza dubbio un impatto positivo sui cittadini. Purtroppo qualcuno ha pensato (male) di abusarne e truffare lo Stato, a scapito degli onesti cittadini. Dopo l’intervento legislativo che ha reso più stringente il criterio per accedere al bonus, adesso imprese e aziende hanno tirato il freno a meno. Con rischio di bloccare nuovamente un circuito che, nonostante qualche definizione, aveva dato ossigeno all’economica, specie edile.
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