I rincari sulle bollette di luce e gas sono un’autentica emergenza per il nostro paese.
Un’emergenza da non sottovalutare assolutamente perché nel mese di febbraio addirittura 4 milioni di utenze non sono riuscite a pagare le bollette.
Si tratta di una situazione estremamente pericolosa e tanti parlano di un vero problema per la tenuta sociale. Non sorprende che si sia tornato a parlare con insistenza dell’introduzione di un reddito di base universale. Tanti sperano che arrivi presto ma intanto dal Governo arriva uno strumento in più: la carta acquisti.
Come sappiamo l’inflazione e poi la guerra in Ucraina hanno fatto balzare in alto i costi delle materie prime energetiche. Ma anche la speculazione internazionale ha gonfiato i costi della bolletta e così i cittadini possono rivolgersi allo strumento della carta acquisti. La carta acquisti è uno strumento di sostegno ai redditi più bassi ed è stato confermato nel 2022. La carta acquisti è una card concretamente generata da Poste Italiane ma con i fondi del governo. La carta acquisti ha una ricarica ogni due mesi. Dunque si tratta di una card in un certo senso simile a quella del reddito di cittadinanza ma i due strumenti sono assolutamente distinti.
La carta acquisti nasce come uno strumento per le spese più fondamentali della vita di tutti i giorni. Ma la carta acquisti non può essere richiesta da tutti. Infatti la carta acquisti può essere richiesta soltanto da cittadini che abbiano almeno 65 anni oppure famiglie con un bimbo minore di 3 anni. Con la carta acquisti si possono fare soltanto spese di generi di prima necessità e chiaramente le bollette sono tra queste. La ricarica della carta acquisti è pari ad €80 ogni due mesi ed oltre alle bollette si possono anche acquistare generi alimentari e medicine. Per avere la carta acquisti oltre ai requisiti visti prima c’è anche un tetto ISEE.
Infatti l’ISEE deve essere pari a 7120,39 euro. Nel caso si sia degli over 70 il limite ISEE sale a 9493,86 euro. Tuttavia le criticità di questo strumento non mancano.
Molti denunciano che €40 al mese sia un aiuto veramente troppo esiguo per questo periodo di forte difficoltà e per questo con sempre maggiore forza si chiede una radicale revisione dei limiti ISEE per l’accesso a reddito di cittadinanza. Infatti la Caritas ha dimostrato che la maggior parte delle famiglie bisognose italiane proprio a causa del modo in cui è strutturato l’ISEE è lasciata fuori dal beneficio del reddito di cittadinanza e questo attualmente costituisce un elemento di forte disgregazione sociale.
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