Il razionamento del cibo e sicuramente una misura estrema ed è normale che intimorisca i consumatori.
Il razionamento dei generi alimentari ci riporta alla mente gli anni terribili della Seconda Guerra Mondiale e i governi europei sebbene da qualche settimana se ne stava già parlando avrebbero voluto evitare questo scenario.
Eppure la penuria di generi alimentari è veramente forte e di conseguenza prima si parte con i razionamenti e migliori possibilità si hanno che effettivamente il cibo non scompaia dai supermercati. Vediamo che cosa sta succedendo e che cosa cambia.
Spagna e Italia sono due paesi che stanno sentendo particolarmente la penuria di cibo perché entrambi hanno delle scorte alimentari piuttosto ridotte. L’inflazione ma soprattutto la guerra in Ucraina e le sanzioni durissime imposte alla Russia stanno riducendo drasticamente le scorte di cibo disponibili. Questo è sicuramente un grandissimo problema per i consumatori che rischiano di dover fare la spesa con il contagocce. In particolare è stato il governo spagnolo ad autorizzare legalmente i supermercati del paese a partire con i razionamenti. Vediamo cosa succede.
In Spagna ora il Governo consente ai supermercati che siano particolarmente scarsi nell’approvvigionamento di un prodotto di razionarlo alla propria clientela senza violare la legge.
È una misura sicuramente estrema ma non è il primo razionamento che parte in Europa. Infatti già in Austria il diesel viene attualmente razionato da una grossa compagnia petrolifera. Gli esperti sottolineano come la guerra riduca fortemente le scorte di generi alimentari e forse già da noi in Italia potrebbe partire presto (ma non ci sono conferme in tal senso) un razionamento di 2 alimenti. Infatti l’olio di girasole anche il lievito sono i rapidissimo esaurimento e a quanto pare mancano soltanto poche settimane dalla loro sparizione completa. Ma vediamo cosa dice il governo Draghi in merito.
Mario Draghi in conferenza stampa ha sottolineato che gli Italiani devono prepararsi all’eventualità dei razionamenti. Dunque per l’Italia non è stato ancora ufficialmente deciso niente ma questa possibilità potrebbe concretamente scattare in qualunque momento laddove ce ne fosse effettivamente bisogno. Ma vediamo come funzionerebbe da noi il razionamento. Oggi in tante parti d’Italia si stanno abituando a fare incetta di cibo a causa dei timori della guerra in Ucraina. Questo con il razionamento sarebbe proibito, anzi chi fosse sorpreso con una quantità di cibo superiore a quella prevista dalla legge rischierebbe sanzioni.
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