Si stanno verificando le ipotesi più fosche fatte da alcuni economisti ed alcuni esperti del mondo alimentare.
Qui su I Love Trading già da settimane vi sottolineiamo come la vera emergenza prossima ventura sarà quella del cibo. È vero che oggi sono le bollette e la benzina a tormentare gli italiani e addirittura 4 milioni di utenze non sono riuscite a pagare le bollette a febbraio.
Eppure l’attuale allarme per l’energia e la benzina impallidisce rispetto a quello che si sta materializzando sui generi alimentari.
Ricordiamo che Biden e Macron hanno parlato di una vera e propria emergenza carestia. Si tratta di un allarme che si va concretizzando giorno dopo giorno. Gli alimenti cominciano ad aumentare fortemente di prezzo e addirittura per uno si parla di un raddoppio.
Infatti è proprio l’olio di girasole ad essere sostanzialmente raddoppiato di prezzo ma i cibi che stanno facendo registrare uamenti sono praticamente ormai parecchie decine. Si tratta di un elenco che si allunga giorno per giorno e che ha la sua fonte proprio nella terribile guerra in Ucraina e nelle sanzioni imposte alla Russia.
Grano, lievito, caffè, l’elenco delle materie prime gravate dagli aumenti causati dalla guerra è sempre più lungo e preoccupante. Gelati, pane, verdura e frutta, ormai sostanzialmente dai rincari non si salva nessuno. Ma a preoccupare di più è l’ipotesi del razionamento che diventa ogni giorno più concreta. Innanzitutto non stupisce che i rincari siano a tutto tondo visto che già soltanto per i rincari luce e gas, le aziende che producono cibo sono costrette ad aumentare i prezzi. Ma il problema vero viene da quelle materie prime che arrivano proprio da Russia ed Ucraina e sono tantissime. Su queste materie prime oggi pesa il gravissimo embargo messo dai Paesi NATO e così di conseguenza la penuria è forte e i razionamenti sono ormai difficili da escludere.
In Spagna il razionamento del cibo è già cominciato e anche qui in Italia secondo gli esperti dovremmo presto abituarci a convivere con questa brutta realtà. Mario Draghi ha confermato che gli italiani non possono escludere questa ipotesi anche se per ora ufficialmente i razionamenti del cibo non sono ancora partiti. Il fatto è che però tante riserve nazionali di cibo sono davvero agli sgoccioli e ad un certo punto il Governo sarà costretto a razionare se non riesce a trovare linee di approvvigionamento alternative.
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