Il vero allarme che spaventa gli economisti e le famiglie è quello sul supermercato.
È vero le bollette sono ai massimi e la benzina e diesel costano cifre spropositate, ma il vero problema resta il cibo. Fino ad oggi sul cibo abbiamo visto rincari limitati ma quello che sta per avvenire purtroppo è molto grave.
Gli esperti sottolineano come la guerra in Ucraina avrà effetti molteplici sul cibo e saranno veramente pesanti. Innanzitutto parliamo dei rincari.
La pasta e altri alimenti a base di grano subiranno rincari pesantissimi che continueranno per mesi. Già oggi la pasta in Italia è più cara ma sostanzialmente la grande distribuzione ha assorbito il grosso dei rincari. Ma da ora in poi ciò non sarà più possibile e così la pasta diventerà sempre più difficile da comprare per gli italiani. Stesso discorso per il pane che diventerà sempre più caro.
Alcuni alimenti poi come l’olio di girasole rischiano di raddoppiare di prezzo tanto è vero che tante catene della grande distribuzione Già stanno cercando di sostituirli con l‘olio di palma. Alcuni alimenti infatti a causa della guerra in Ucraina e delle sanzioni alla Russia stanno diventando molto difficili da reperire per i supermercati. D’altra parte già settimane fa Mario Draghi aveva detto agli italiani di prepararsi a questa situazione. Il fatto è che gli italiani sempre più poveri già chiedono il Reddito di Base sul sito dell’Unione Europea temendo di non farcela.
Ed è proprio di pochi giorni fa la notizia secondo la quale Putin starebbe pensando a ridurre la quantità di cibo che invia nei paesi che lui ritiene ostili come per esempio l’Italia. Dunque cibo sempre più scarso e può arrivare il secondo grande allarme: quello dei razionamenti. Purtroppo in Spagna i razionamenti del cibo sono già partiti e infatti il governo spagnolo ha utilizzato i supermercati a porli in essere. In Spagna già oggi il supermercato può mettere dei tetti massimi al cibo che vende e può dire di no ai suoi clienti ritenga di essere troppo sfornito.
La paura degli esperti è che razionamenti ben presto possano partire anche in Italia e i presupposti purtroppo ci sono. La terza paura riguarda la qualità del cibo. Quando il cibo è così scarso non si può andare troppo per il sottile e non si può fare troppa selezione della qualità. Il rischio è quello che la qualità di ciò che mangiamo si abbassi notevolmente. Il primo caso è proprio quello dell’olio di palma. Bandito per anni dalla nostra alimentazione sta tornando di prepotenza perché oggi è uno dei pochi che sia reperibile.
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