C’è forte allarme per la situazione sui carburanti, ma l’intervento del Governo riporta il sereno. Vediamo che succede.
L’inflazione prima e la guerra in Ucraina poi hanno fatto salire alle stelle il prezzo di benzina e diesel. Questi carburanti per settimane hanno visto i loro prezzi impennarsi senza sosta e tante famiglie erano molto preoccupate.
Infatti i tremendi aumenti dei carburanti sono coincisi con in rincari ancor più terribili di luce e gas. Per le famiglie andare avanti diventava davvero difficile.
Anche le associazioni a tutela dei consumatori hanno parlato di vera e propria bomba sociale perchè sarebbero addirittura 11 milioni gli italiani già in povertà o che ci arriveranno presto a causa della crisi.
Ecco perchè tanti italiani stanno chiedendo il Reddito di Base Universale europeo sull’apposito sito della UE: avere un minimo per andare avanti di questi tempi è vitale. In questo scenario così problematico è intervenuto il Governo in due modi. L’intervento si rendeva davvero necessario perchè i carburanti così cari mettono in crisi famiglie, ma anche aziende e trasporti.
I due interventi del Governo arrivano anche e soprattutto a scongiurare il blocco merci minacciato dagli autotrasportatori. Il primo intervento del Governo è il famoso taglio sulle accise di 25 centesimi per litro. Il Governo era stato molto criticato per la questione delle accise. Infatti in Italia i carburanti sono pagati ad un prezzo tra i più alti dell’Unione Europea proprio a causa delle accise. 19 minitasse che gonfiano il costo dei carburanti. Con questa manovra diesel e benzina si sono stabilizzati al di sotto dei 2 euro per litro. Un prezzo comunque altissimo, ma c’è un altro problema. Il taglio arriva fino ai primi di maggio e poi non si sa se sarà rinnovato.
Il bonus benzina è l’altra iniziativa del Governo Draghi per aiutare i dipendenti d’azienda che usano molto la macchina. Per la verità il governo si è limitato ad incoraggiare le aziende ad erogare questo bonus sottolineando che nessuna tassazione sarebbe stata posta su questo incentivo. Per alcuni si tratta di un incentivo troppo limitato perchè chi non ha un lavoro stabile non percepisce nulla e comunque è tutto legato alla volontà del datore di lavoro. A maggio il taglio delle accise potrebbe finire, ma molti non escludono che possa essere prorogato o forse potenziato se le condizioni di mercato dovessero peggiorare.
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