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Pensioni, perché non puoi permetterti di trascurare la scadenza di maggio

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Gianluca Merla

Il tema pensione torna a tenere banco già in questi giorni. Ecco perché devi fare attenzione alla scadenza di maggio e cosa ti aspetta.

(Pixabay)

L’Inps, mediante il messaggio n° 1201 del 16 marzo 2022, ha diffuso quelle che sono le nuove normative riguardo alle domande di riconoscimento relative allo svolgimento di attività particolarmente faticose. Si tratta di indicazioni che interessano maggiormente, infatti, chi desidera accedere alla pensione anticipata.

Coloro che maturano i requisiti minimi per l’ottenimento del trattamento pensionistico (dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023), dovranno fare attenzione alla scadenza di maggio, utile alla richiesta necessaria pe ottenere la pensione anticipata. Ecco di cosa si tratta e cosa aspetta a chi intende fare domanda.

Pensione anticipata, ecco quali sono le scadenze e cosa fare

Coloro che svolgono mansioni lavorative particolarmente gravose e pesanti, possono fare richiesta di accesso al trattamento pensionistico agevolato. È importante ricordare, tuttavia, che per accedere alla pensiona anticipata è necessario aver soddisfatto particolari requisiti.

La scadenza fissata come termine ultimo per la presentazione della domanda è quella del 1° maggio 2022. Potranno fare domanda anche i lavoratori del settore privato, i quali hanno ricoperto mansioni particolarmente gravose e pesanti.

La pensione anticipata, inoltre, è ottenibile grazie al raggiungimento della contribuzione minima versata in una gestione speciale, riferita ai lavoratori autonomi. Requisiti che devono essere soddisfatti dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023.

(ANSA/ FILIPPO MONTEFORTE/ARCHIVIO)

Coloro che presentano domanda oltre il tempo limite, vedranno un differimento della decorrenza dell’assegno pensionistico anticipato:

  • Di un mese, nel caso di ritardo della presentazione inferiore o pari ad un mese;
  • Di due mesi, nel caso di ritardo della presentazione tra un mese e due mesi;
  • Di tre mesi, nel caso di ritardo della presentazione da tre mesi in poi.

Nel caso di accertamento dei requisiti necessari, presentati nella domanda, l’Inps comunicherà l’esito positivo, riportando l’indicazione della prima decorrenza utile del trattamento pensionistico, oltre alla verifica della sussistenza della copertura finanziaria prevista.

La domanda, inoltre, potrebbe essere rifiutata per mancanza di possesso dei requisiti utili alla dimostrazione dello svolgimento di attività gravose e particolarmente pesanti. In questo caso, l’istituto comunicherà il rigetto della domanda al lavoratore interessato.

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