Il bollo auto è una tassa che suscita sempre molte polemiche, ma è decisamente importante stare attenti a questo balzello e alle sue conseguenze.
Come tutti sappiamo il bollo auto scade l’ultimo giorno del mese successivo a quello dell’immatricolazione dell’automobile.
Dunque questa è la scadenza entro cui pagare questa odiata tassa. Sebbene alcuni siano addirittura esonerati dal pagare questa tassa o possono beneficiare di sconti, la legge è piuttosto severa con i ritardatari.
Vediamo perché. I fortunati che non pagano il bollo dell’auto si possono dividere sostanzialmente in tre categorie. La prima è quella di coloro i quali possiedono un auto elettrica. Infatti i possessori dell’auto elettrica sono esentati dal bollo auto. In Alcune regioni questi esenzioni dura 5 anni mentre in altre dura anche di più.
La seconda categoria degli esentati dal bollo auto è quella di chi possiede auto d’epoca ma anche le auto adibite al trasporto di persone diversamente abili sono esenti dal bollo. Ma la legge è particolarmente dura con i ritardatari del bollo auto. Infatti c’è un regime di progressione temporale per quello che riguarda il mancato pagamento.
Si può arrivare addirittura al ritiro delle targhe e della carta di circolazione. Ma andiamo con ordine punto se il ritardo nel pagamento del bollo auto è di pochi giorni o di poche settimane si dovrà pagare una cifra in più proporzionale al ritardo stesso. Il problema è che la cifra cresce giorno per giorno e di conseguenza sei in ritardo comincia ad essere forte anche la cifra in più da pagare diventerà pesante. Arrivati a 3 anni di mancato pagamento del bollo auto c’è il ritiro delle targhe e della carta di circolazione e l’auto non può più neppure circolare. Per farla circolare bisogna immatricolarla di nuovo.
Ma alcune regioni consentono anche di avere un piccolo sconto sul bollo dell’automobile. Infatti in alcune regioni se si paga il bollo dell’auto con domiciliazione sul conto corrente bancario viene riconosciuto uno sconto del 10 o anche 15%. Sono normative regionali e dunque vale la pena capire se la propria regione è una di quelle che aderisce a questo regime di sconti oppure no. Questo nasce dal fatto che sebbene il bollo è una tassa nazionale, viene però gestita concretamente dalle Regioni che hanno una notevole autonomia.
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