Si allarga l’allarme per la penuria di cibo. Produrlo diventa sempre più costoso e importarlo sempre più difficile a causa di inflazione e guerra in Ucraina.
È già esplosa l’emergenza per l’olio di girasole diventato ormai introvabile oppure carissimo ma altri alimenti stanno per diventare introvabili perché le loro scorte si stanno esaurendo molto velocemente.
Il problema è che le sanzioni nei confronti della Russia ma anche l’inflazione e il blocco di tante catene di approvvigionamenti stanno rendendo il cibo un autentico problema.
Basti pensare che in Spagna i razionamenti del cibo sono già iniziati da addirittura settimane. Ma vediamo qual è questo alimento che rischia di sparire in poche settimane e come fare.
L’Associazione dei produttori di riso italiani AIRI ha rivelato che produrre riso nel nostro paese sta diventando davvero proibitivo. Quindi costi alle stelle per la produzione del riso ma anche una vera e propria emergenza siccità che rende sempre più difficile produrlo e importarlo. La materia prima aumenta continuamente i costi produttivi anche e nell’industria del riso si temono fallimenti a catena che andrebbero ad alimentare la già pesante disoccupazione.
Ansie queste che spingono tanti Italiani ormai a chiedere il reddito di base sul sito dell’Unione Europea. D’altra parte proprio l’osservatorio siccità del CNR che sottolinea come la siccità specialmente nel nord Italia è a livelli record come non succedeva da 50 anni. La poca disponibilità d’acqua rende estremamente difficile la coltivazione del riso e quindi non dobbiamo sorprenderci se gli esperti parlano addirittura di poche settimane di scorta dopodiché il riso diventerà introvabile. D’altro canto approvvigionare le materie prime ma anche produrre il cibo sta diventando sempre più difficile per quanto riguarda tanti alimenti e gli esperti sempre più spesso parlano di emergenza razionamenti.
Per l’Italia ancora non si sono date certe per quanto riguarda il razionamento del cibo ma Mario Draghi ha detto che è un’ipotesi da non sottovalutare e d’altra parte scorte così limitate non fanno presagire nulla di buono. Tutto dipenderà dalla durata di questa guerra e delle sanzioni alla Russia ma anche dalle condizioni climatiche. Sono tante le emergenze che pesano sull’industria alimentare e che c’è chi parla di carestia in arrivo. Infatti la speculazione sulle materie prime unita al cambiamento climatico mette a rischi le coltivazioni.
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