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Covid, c’è ancora tempo per avere 1800 euro

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Edoardo Corasaniti

Rappresenta una della più importanti novità legislative degli ultimi tempi: il bonus psicologo va incontro a chi vuole affrontare e curare la propria salute mentale. Ma bisogna sapere come si può accedere e quali sono i limiti e le opportunità.

Il bonus psicologo è un beneficio economico che viene fornito a coloro hanno bisogno di affrontare e curare la propria salute mentale, soprattutto dopo il Covid-19. L’obiettivo del legislatore è quello di trovare dei criteri univoci per poter chiarire chi ne ha diritto e chi no.

(Pixabay)

Ora sono in molti che iniziano a domandarsi quale sia la cifra che si può ottenere attraverso il bonus psicologo (denominato anche voucher psicologo) e quali saranno le modalità attuative per poterlo ottenere anche da altri componenti della famiglia. Bisogna prima di tutto capire chi può avere diritto ad accedere al bonus psicologo ma anche chi lo stabilirà. Il rischio è che infatti si provochi uno spreco di denaro pubblico come già accaduto in passato per altre iniziative simili.

Come fare la domanda per il bonus psicologo

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Il bonus è inserito nel decreto Milleproroghe-quater. Il governo deve ora approvare un decreto per stabilire alcuni punti importanti del voucher psicologo, in modo tale da mettere nero su bianco i punti salienti dello strumento: le fasce di Isee, elenco professionisti che dicono sì all’iniziativa, le modalità di richiesta del voucher. A breve inoltre sarà disponibile il portale dell’Inps: su quello potrà presentare la domanda e verificare tutta la documentazione richiesta per poter accedervi e non perdere più un minuto.

Si può chiedere la triplicazione dell’importo

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La somma che si può ottenere è di circa 600 euro. Anche se bisogna sottolineare che ad incidere sarà l’Isee e in cui rientra il nucleo familiare di chi lo richiede. Qualora l’Isee superi 50mila euro non si può chiedere il bonus e rinunciarvi. Di fatto, il sostegno è di natura personale. Di fatto, ogni membro della famiglia può richiederlo e si traduce così: ogni componente della famiglia può chiedere il bonus. E dunque, ad esempio, 600 euro a componente. Per raggiungere così 1800 euro in tre, qualora il nucleo sia composto da tre persone.

 

 

 

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