I bonus casa stanno vivendo un momento veramente critico e gli esperti del mondo dell’edilizia sono sempre più scettici su questo strumento.
Secondo gli esperti l’inizio della crisi dei bonus casa è stata la scoperta dei 4,4 miliardi di frodi messi a segno proprio grazie al superbonus ma soprattutto al bonus facciate.
Sono state proprio queste cifre straordinarie a far cambiare rotta al governo. Da quel momento in poi la normativa è diventata sempre più contorta e dissuasiva.
Ma vediamo le novità dal governo. Inizialmente il governo Draghi si è reso conto che il problema era proprio la cessione del credito. Infatti proprio nella cessione del credito diventava possibile generare le frodi e fare soldi facili con cantieri inesistenti.
Dunque la cessione del credito è finita nel mirino del governo. Inizialmente la cessione del credito doveva fermarsi ad una sola ma poi è tornata la cessione del credito multipla ma con tetto massimo a tre passaggi che poi sono diventati 4. Ma dal mondo dell’edilizia si protesta vivamente per l’attuale normativa perché è troppo dissuasiva ed impedisce a tanti cantieri di andare avanti. Il problema maggiore sono proprio i controlli estremi sulla cessione dei crediti. Proprio in virtù di questi controlli e di una normativa non sempre lineare le banche stanno ponendo mille difficoltà alla accettazione del credito e di conseguenza i cantieri hanno il timore di ritrovarsi con il credito in mano da non poter cedere.
A queste condizioni molti committenti e molte imprese edili non sono più disponibili a perseguire la via del bonus. Il pressing sul governo in questi mesi è stato forte per cercare di creare una normativa che non fosse dissuasiva per le imprese e per le banche ma le ultime prese di posizione da parte del Governo fanno dire al mondo dell’edilizia che purtroppo aperture serie in questa direzione non ce ne sono. Ma a rendere sicuramente più complessa la situazione del bonus casa c’è anche il forte rincaro dei prezzi a causa della guerra in Ucraina e dell’inflazione.
Così come tutte le altre imprese anche le imprese edili patiscono fortemente i durissimi rincari e di conseguenza per molti cantieri il rischio è quello di fermarsi a metà. Dal mondo dell’edilizia si spera in una schiarita da parte del governo e che arrivi una normativa sulla cessione dei crediti che possa far ripartire con slancio l’edilizia e soprattutto il mercato dei bonus. Se questo è l’auspicio d’altra parte ben poco di concreto però si vede all’orizzonte. In questo momento il Governo ha altre priorità e probabilmente fare troppe aperture di credito sui bonus edili non è tra queste.
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