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Carestia: il pericolo maggiore si avvicina ma ha senso fare scorte al supermercato?

Per gli esperti il pericolo maggiore all’orizzonte è quello della carestia e si tratta davvero di un allarme pesantissimo.

Cerchiamo di capire bene che cosa sta succedendo che cosa si rischia. Il mondo va verso la carestia: sono sempre più analisti internazionali a fare e ratificare questa previsione e le ragioni sono molteplici.

EPA/MADE NAGI/ANSA

Innanzitutto i cambiamenti climatici rendono difficile la coltivazione.

La carestia è uno scenario gravissimo

Qui da noi in Italia la siccità nell’ultimo anno ha creato problemi notevoli all’agricoltura ed è soprattutto la produzione di riso ad aver patito fortemente questo problema.

Pixabay

Ma oltre ai cambiamenti climatici e alla scarsità di acqua, ci pensa anche la speculazione internazionale a soffiare sul fuoco pericolosissimo della carestia. In fertilizzanti, le sementi, i mangimi e tutte quelle materie prime necessarie all’agricoltura e all’allevamento stanno salendo di prezzo in una maniera paurosa. In certi casi si parla addirittura di raddoppio per alcune di queste materie prime. Dunque in occidente produrre cibo diventa sconveniente e nei paesi più poveri diventa letteralmente impossibile.

Come difendersi da questa minaccia

Chi lavora in questi settori sottolinea con forza come la produzione agricola e l’allevamento siano entrati in una fortissima crisi e la produzione del cibo è sempre più a rischio. Dunque dopo il covid, l’inflazione e la guerra, il focus degli esperti e oggi proprio sulla carestia che sembra peraltro un fenomeno difficilmente evitabile. Impedire all’inflazione e alla speculazione internazionale di far salire i costi delle materie prime necessarie alla produzione del cibo sembra un’impresa quasi impossibile. D’altra parte si parla poco di questo problema e l’attenzione pubblica su questo tema è scarsissima.

Fare le scorte ha senso?

Dunque non sorprende che i governi poco si interessino a questo allarme che invece è estremamente grave. Gli italiani si dimostrano sensibili a questo problema e alle volte si parla di fare scorte. Ma fare scorte oggi che il cibo c’è ed è ancora abbondante non ha molto senso. La carestia si svilupperà progressivamente e ben pochi cibi possono essere conservati così a lungo. Dunque se è giusto tenere alta l’attenzione su questo terribile allarme fare scorte già da oggi appare sostanzialmente poco utile dal punto di vista concreto. Secondo le attuali stime il cibo comincerà a scarseggiare gradualmente nei prossimi mesi e ovviamente si spera che ciò possa essere evitato.

Salvatore Dimaggio

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