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Guerra e supermercato: quando partono i razionamenti e su quali cibi

La guerra in Ucraina è un fenomeno globale, infatti gli effetti di questo terribile conflitto si riverberano a livello economico in tutto il mondo.

Gli italiani sono colpiti duramente dal conflitto ucraino da molti punti di vista. Ma un impatto particolarmente elevato la guerra in Ucraina ce l’ha sul cibo e sul supermercato.

EPA/NEIL HALL/ANSA

Prima di inflazione e poi la guerra in Ucraina hanno reso difficile approvvigionare le materie prime alimentari e così gli italiani sono costretti a rivedere le loro abitudini di spesa.

Razionamenti, dove sono già partiti

L’ipotesi dei razionamenti diventa sempre più concreta perché le materie prime alimentari progressivamente scarseggiano sempre di più. In Spagna i razionamenti sono già cominciati da tempo.

Pixabay

Infatti il Governo spagnolo ha già autorizzato i supermercati del paese a razionare qualsiasi cibo dovesse essere più scarso. Per quanto riguarda l’Italia il Presidente del Consiglio Draghi già tempo fa ha detto che i razionamenti sono un’ipotesi da non scartare anche se attualmente non sono ancora partiti. Sicuramente però ci sono cibi sui quali i razionamenti sarebbero più probabili anche vista la forte scarsità. Uno di questi cibi è sicuramente l’olio di girasole che ormai è quasi introvabile.

Alcuni cibi sono introvabili e cari

L’olio di girasole è poco ed è venduto a prezzi veramente altissimi. Ma certamente non è solo l’olio di girasole a scarseggiare. Infatti anche il riso è visto come un alimento fortemente a rischio. Non solo è difficile approvvigionare lo dall’estero ma secondo le associazioni dei produttori di riso italiani è difficile produrlo anche in Italia. La siccità e l’impennata forte delle materie prime necessarie alla coltivazione stanno rendendo un vero problema la produzione di riso. Ma anche tutti i cibi prodotti con il grano sono a rischio perché anche questa materia prima sembra sempre più difficile da approvvigionare.

I cibi difficili da approvvigionare

Le conseguenze immediate per i cittadini italiani sono un’impennata del costo della vita non soltanto sulle bollette e sulla benzina, ma anche al supermercato. Gli italiani infatti stanno disertando i supermercati e ti riversano sui discount. Eppure anche sui discount risparmiare non è più semplice come una volta. Non stupisce quindi la grossa impennata di richieste del reddito di base universale all’Unione Europea. Davvero troppe famiglie italiane hanno il timore di non farcela ad andare avanti e stanno chiedendo questo sussidio minimo sull’apposito sito europeo.

Salvatore Dimaggio

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