Sono sempre di più i Comuni in Italia rimasti privi degli sportelli bancari. Ecco perché sarà sempre più difficile ricevere prestiti
Non è un momento particolarmente positivo per quanto riguarda la presenza degli sportelli bancari in Italia. L’allarme riguarda infatti moltissimi paesini del Sud Italia, a quanto pare rimasti privi di sportelli bancari, ed è stato lanciato dall’Osservatorio sul Terziario di Manageritalia.
Nel nostro Paese, infatti, si è assistito ad un vero e proprio crollo degli sportelli bancari: una discesa che continua ed è particolarmente accentuata nei piccoli comuni del Sud Italia. Tra le conseguenze più preoccupanti, inoltre, vi è il fatto che sarà sempre più difficile ricevere prestiti dalle banche. Ecco perché.
Secondo quanto riportato dal report di Manageritalia, solo nel 2021 nel nostro Paese abbiamo assistito ad un crollo delle filiali bancarie. Queste, infatti, sono diminuite da 23.481 del 2020, a 21.650 del 2021. Si tratta, quindi, di 1.831 sporteli bancari chiusi entro un solo anno, e da 30 sportelli ogni 100.000 abitanti a soli 23.
Ad oggi, quasi 5.000 comuni italiani non possiedono nemmeno uno sportello bancario, una situazione che si accentua al Sud, dove la presenza di sportelli bancari è particolarmente piccola. La maggior parte delle filiali, infatti, è concentrata nei grandi centri urbani del Mezzogiorno, tralasciando i paesini minori.
Dietro questi “tagli” improvvisi da parte delle banche vi sono numerose motivazioni. In primo luogo, l’importanza sempre crescente dell’home banking, la quale, per molti utenti, rimane il metodo più utilizzato per fare transazioni bancarie. Questo, infatti, ha prodotto uno spostamento online dei propri servizi da parte delle maggiori banche italiane.
Ma non solo. Ad avere un ruolo determinante nella decrescita degli sportelli bancari vi è l’attività economica delle imprese nei luoghi interessati. Una minor “vivacità” economica nel Sud Italia, dunque, spiegherebbe almeno in parte le numerose chiusure nei paesi del Mezzogiorno.
Le conseguenze del taglio degli sportelli porta ad un inevitabile aumento del costo dei prestiti TAE, ovviamente, superiore nelle regioni del Sud, dove il costo del credito può raggiungere anche il 7%. I costi medi di finanziamento della liquidità al Sud e nelle isole sono infatti superiori di oltre il 2% rispetto al nord.
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