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Fisco

Troppi contanti in casa e spesa al supermercato: così il Fisco fa partire accertamenti e multe

Il Fisco cambia pelle e diventa decisamente più attento alla vita di tutti i giorni dei cittadini.

Tutto nasce dal fatto che il Governo ha necessità di fare cassa e punta sulla lotta all’evasione fiscale come strumento principe di questa strategia.

ANSA/GUARDIA DI FINANZA

Il nuovo Fisco è decisamente diverso perché l’Agenzia delle Entrate si è dotata di nuovi poteri di indagine notevolmente penetranti e perché ha a disposizione la super anagrafe dei conti correnti.

Nuovo fisco più informatizzato

Infatti la super anagrafe dei conti correnti permette all’Agenzia delle Entrate di monitorare con grande attenzione ciò che i consumatori fanno sia per quello che riguarda il conto corrente che il bancomat che la carta di credito.

Pixabay

Di conseguenza le spese al supermercato, ma anche i prelievi bancomat finiscono per essere attentamente monitorati. Il fisco in buona sostanza punta a capire se le abitudini di spesa di tutti i giorni dei cittadini siano compatibili con la loro dichiarazione dei redditi. Se così non dovesse essere partiranno accertamenti e controlli. Vi sono vari limiti da tenere presente da questo punto di vista. Innanzitutto c’è il limite del pagamento con il danaro contante. Attualmente le multe scattano per pagamenti dai €2000 in su eseguiti con danaro contante.

Attenzione a questi comportamenti

Ma dall’inizio del prossimo anno le multe scatteranno già dai €1000. Ma non è soltanto il pagamento in contanti l’unico problema. Infatti anche il denaro tenuto addosso oppure in casa non deve essere sproporzionato rispetto al tenore di vita dell’individuo perché anche questo in caso di controlli potrà far partire accertamenti. Per quanto riguarda il bancomat e le spese di tutti i giorni sia un tenore di vita troppo elevato rispetto alla situazione economica del nucleo familiare che anche un tenore di vita che appaia troppo modesto possono essere segnali importanti per il fisco.

Condotte da evitare

Infatti ad esempio un cittadino che dovesse restare per troppo tempo senza fare prelievi al bancomat potrebbe dare l’impressione di avere entrate in nero che utilizza per vivere. Allo stesso tempo un nucleo familiare che fosse abituato a spese non in linea con quanto guadagna darebbe la stessa impressione. Dunque ogni elemento utile a ricostruire le abitudini dei nuclei familiari italiani oggi viene tenuto in grande considerazione dall’agenzia delle entrate ed è bene tenerne conto per evitare di far partire controlli inutili se si è in regola.

Salvatore Dimaggio

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