La dichiarazione dei redditi è uno dei momenti fiscali più delicati dell’anno: alcune date non si possono dimenticare, anche perché ci sono dei rischi molto seri.
La scadenza per la dichiarazione dei redditi si avvicina: come ogni anno, è bene sapere cosa si rischia se la data si dimentica. Come è facile immaginare, ci sono delle sanzioni che si possono incontrare.
Il calendario in questo caso è molto importante, perché se anche la scadenza viene scordata c’è la possibilità di sanarla entro 90 giorni ed evitare sanzioni che a volte possono diventare pesanti e fastidiose. Con l’Agenzia delle entrate è sempre meglio non essere superficiali. Prima di andare al setaccio di cosa può accadere, è necessario ricapitolare quali sono le voci che costituiscono la dichiarazione dei redditi. Si parte dal Modello 730, utilizzata dai lavoratori dipendenti e pensionati. Per agevolare la sua compilazione, l’Agenzia delle entrate ne predispone uno già formulato. Un po’ più complesso è il filone di chi ha la Partita Iva, per cui i professionisti devono compilare il Modello redditi Pf (persone fisiche) .
Sono diverse le scadenze a seconda del regime fiscale a cui si è assoggettati. Se si deve effettuare il 730, allora la data da ricordare è quella del 30 settembre. A partire dal 23 maggio sarà possibile compilarlo e presentarlo all’Agenzia delle entrate. Diverso invece è chi ha la Partita Iva e quindi ragiona con i tempi del modello Redditi pf: c’è tempo fino al 30 novembre per mandare i dati all’Agenzia delle entrate.
Bisogna sapere che i rischi ci sono le multe salate e di diversa natura. Perché se entro 90 giorni dalla scadenza (30 settembre o 30 novembre, a seconda del regime fiscale a cui si è assoggettati) le conseguenze possono essere sia penali che amministrativi. Su quest’ultimo fronte, si può essere costretti a pagare dal 120 per cento al 240 per cento delle imposte dovuta. Nel penale invece si va a finire se il carico fiscale da pagare eccede i 50mila euro, con pene detentive che arrivano anche fino a 4 anni di reclusione nel caso in cui l’evasione sia accertata e non venga riconosciuta una dimenticanza. In quest’ultimo caso la pena è ridotta.
Pagare meno e con più tempo diventa possibile grazie alla nuova rottamazione quinquies. La misura…
La Manovra 2026, le polizze RC auto, le garanzie accessorie, le accise sul gasolio e…
Con la Manovra 2026, il riscatto della laurea si trasforma in un’illusione costosa, ciò che…
Dicembre 2025 porta una novità attesa da molte famiglie: l’INPS anticipa i pagamenti di Assegno…
Il canone Rai torna al centro dell’attenzione con l’avvicinarsi del 2026 e non tutti sanno…
I controlli sul Superbonus 110% entrano nella fase decisiva e non riguardano più solo carte…