I risparmiatori italiani sono sempre più spaventati e timorosi perché le incognite internazionali sono davvero troppe.
La guerra in Ucraina colpisce le famiglie e le imprese italiane rinforzando l’inflazione che diventa sempre più pericolosa.
La spirale inflazionistica globale appare sempre più stringente e per tante famiglie andare avanti diventa veramente difficoltoso.
In più un danno fortissimo è ovviamente anche quello per le imprese e non a caso tante minacciano di chiudere.
L’euro diventa sempre più debole nei confronti delle altre valute ed è soprattutto nel cambio con il dollaro che si evidenzia l’estrema debolezza della moneta unica europea. Paradossalmente l’euro è debole persino nei confronti del Rublo ed i risparmiatori sono sempre più spaesati. Il fatto è che per l’Europa si annuncia una dura recessione e la penuria del gas russo può essere un ulteriore elemento di tensione su questo fronte. Un’altra incognita che pesa sull’Europa è anche quella della carestia globale. Se ne parla ancora poco ma secondo molti analisti la carestia globale rischia di avere un impatto ancora più duro di quello dell’inflazione. La Banca Centrale Europea è stretta in un bivio che la paralizza.
Una stretta monetaria potrebbe effettivamente abbassare l’inflazione ma rischia di accelerare il cammino verso la recessione. La debolezza dell’Euro riflette la debolezza dell’Europa e c’è chi pronostica la fine dell’Unione Europea. Se parlare di scenari del genere è decisamente esagerato e prematuro non bisogna assolutamente sottovalutare il fatto che la guerra in Ucraina abbia messo l’Unione Europea in una posizione scomodissima. I costi della guerra per l’Europa e dunque anche per i risparmiatori italiani sono altissimi. Se oggi questi costi vengono sentiti soprattutto sul fronte dell’inflazione e dell’ incertezza economica domani potranno avvertirsi sul fronte dei razionamenti di cibo e gas che appaiono sempre più probabili.
D’altra parte i razionamenti del cibo sono già cominciati in altri paesi d’Europa e anche per quanto concerne il gas, la forte diminuzione di quello in arrivo dalla Russia ha colpito duramente alcuni paesi dell’Est. Probabilmente le borse con il loro forte nervosismo hanno già cominciato quel crollo dei mercati internazionali che molti stanno temendo. Le borse dall’inizio della stretta monetaria della Federal reserve hanno perso tanto e probabilmente continueranno a scendere. Il nervosismo estremo si è visto anche sulle criptovalute che sono letteralmente affondate in questo
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