Il Governo guidato da Mario Draghi ha chiarito fin da subito che in cima alle sue priorità c’era la lotta all’evasione fiscale.
Ma lotta all’evasione fiscale significa anche lotta al denaro contante. Infatti è soltanto impedendo o fortemente ostacolando l’utilizzo del danaro contante che si può arginare l’evasione fiscale.
Dunque per il governo diventa determinante scoraggiare l’uso del contante e lo fa attraverso tante modalità che possono essere molto penalizzanti per chi sia abituato a questa modalità di pagamento e non sia ancora avvezzo ai pagamenti elettronici.
Attenzione alle tante soglie che fanno scattare accertamenti ma anche multe. Il governo sa bene che per il professionista evadere il fisco è facilissimo: basta farsi pagare in contanti e non resterà mai traccia di quella transazione.
Ma ovviamente questo vale per qualsiasi cittadino e di conseguenza il governo sul fronte del contante cambia tutto ed anche avere troppo contante in tasca ed in casa diventa pericoloso. Vediamo con ordine che cosa evitare di fare per non incorrere in multe ed accertamenti. Innanzitutto c’è da tenere presente il limite al pagamento in denaro contante.
Attualmente si rischia una forte multa se si fa un pagamento in contanti dai €2000 in su. Ma questo vale solo fino alla fine dell’anno. Infatti dal 2023 anche soltanto pagando in contanti da €1000 in su scatterà la sanzione. Inoltre quando si paga in negozio a partire da giugno il negoziante non potrà più pretendere il pagamento in denaro contante. Dovrà per forza accettare carte e bancomat. Se il commerciante pretende il pagamento in contanti rischierà una multa proporzionale all’importo del pagamento stesso.
Ma è anche importante non avere troppo danaro addosso oppure in casa. Se si viene sorpresi con troppo denaro in tasca oppure in casa il fisco potrà presumere che questa quantità sproporzionata di denaro serve appunto all’evasione fiscale o al riciclaggio di denaro sporco e di conseguenza accertamenti e sanzioni saranno possibili. Non esiste una vera e propria soglia fissa da non superare perché durante i controlli il danaro effettivamente trovato, viene rapportato in modo diretto alla situazione economica del contribuente. Dunque per un contribuente più benestante potrà non apparire strano che abbia addosso una grande quantità di denaro, ma per un contribuente decisamente più in difficoltà dal punto di vista economico, la stessa quantità potrebbe apparire sospetta e far partire verifiche.
I controlli sul Superbonus 110% entrano nella fase decisiva e non riguardano più solo carte…
Una bozza di decreto potrebbe cambiare radicalmente il sistema dei controlli sulle caldaie domestiche in…
Il 2026 conferma una serie di bonus fondamentali dedicate alla popolazione anziana, con misure che…
La corsa contro il tempo per la riforma delle pensioni entra nel vivo e il…
Nel dibattito pubblico si parla molto del sostegno economico alle lavoratrici, ma quasi nulla del…
La pensione si allontana sempre di più per molti lavoratori. Dal 2028 gli scenari del…