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Carrello della spesa, perché devi approfittare dell’estate per fare scorte

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Gianluca Merla

Si preannuncia un periodo particolarmente difficile. Ecco perché in tanti consigliano di approfittare dell’estate per fare scorte

Quella che potremmo attraversare a breve è una crisi alimentare globale con pochi precedenti nella storia. Una delle conseguenze indirette del conflitto in Ucraina scatenato dalla Russia di Putin. Le previsioni più pessimistiche, infatti, prospettano un aumento del prezzo del cibo a livello globale fino al 23%.

(Ansa/Marco Ottico)

Lo stesso Regno Unito, con le parole di Andrew Bailey, si è dichiarato preoccupato per quella che potrebbe essere un aumento vertiginoso dei costi relativi al mercato alimentare. Un fenomeno che si sta manifestando anche in Italia, con un aumento della spesa di circa 480 euro.

Crisi alimentare alle porte, la spesa costerà sempre di più

Secondo quanto riportato dal gruppo di studio “Boston Consulting Group”, la guerra in Ucraina, oltre a disastrose conseguenze per i civili del Paese, contribuirà all’emergere di una grave crisi umanitaria, che avrà al suo centro il bene più prezioso per la sopravvivenza degli esseri umani: il cibo.

Nel rapporto del gruppo, chiamato “The War in Ukraine and the Rush to Feed the World”, si evidenziano le conseguenze che il conflitto scatenato dalla Russia in Ucraina avrà sulla catena del cibo. L’Ucraina, infatti, è uno dei granai del mondo, e un blocco navale del grano rischierà di far morire di fame milioni di persone.

Nel rapporto, si augura una soluzione che prenda in considerazione la collaborazione di una molteplicità di agenti e attori politici, istituzionali, diplomatici e attori del mondo privato e finanziario. L’intenzione è quella di evitare, oltre alla mancanza di cibo come grano e olio di semi, una speculazione sul mercato delle materie prime.

(ANSA/TANNEN MAURY)

All’interno del report si auspica un’azione concreta da parte dei Paesi sviluppati, i quali dovranno finanziare il World Food Program e quelle organizzazioni non governative che si occupano dell’assistenza umanitaria in Ucraina. Inoltre, l’invito per gli altri Paesi esportatori di grano è quello di utilizzare le loro scorte in aiuto dei Paesi meno sviluppati.

Un secondo passaggio proposto dagli analisti è quello riguardo le misure finanziarie che daranno la possibilità di far riprendere il settore agricolo dell’Ucraina, Paese completamente devastato dalla scellerata invasione della Russia.

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