Il Governo viene chiamato continuamente all’elargizione di nuovi bonus sociali.
Ma le casse dello Stato sono sempre più in difficoltà e così il Governo Draghi punta tutto sulla lotta all’evasione fiscale. Fin dal suo insediamento il governo draghi ha chiarito che la lotta all’evasione fiscale era in cima ai suoi target.
Questo non deve sorprendere perché in Italia i furbetti sono tantissimi e l’evasione fiscale si attesta a livelli clamorosi.
Dunque vediamo come il governo cambia tutto riguardo i contanti che si possono avere in tasca ed in casa ed in generale le novità riguardo al denaro contante.
Infatti il denaro contante attualmente è davvero nel mirino del fisco e dell’Agenzia delle Entrate. Innanzitutto bisogna stare ai limiti imposti dallo Stato sui pagamenti in contanti. Infatti per pagamenti da €2000 in su scatta una pesante multa. Ma dal prossimo anno basterà anche soltanto fare un pagamento in contanti da €1000 in su per incorrere nelle stesse multe e sanzioni. Dunque il governo vuole evitare in ogni modo che i cittadini paghino in contanti e vuole abituarli ai pagamenti digitali e tracciabili già oggi disponibili.
La rivoluzione passare dai negozi. Infatti fino ad oggi in negozio si poteva pagare indistintamente con carta Bancomat oppure in contanti. Ma ora con la riforma se un commerciante dovesse pretendere il pagamento in contanti andrà incontro ad una multa di €30 aumentata dell’importo che è stato rifiutato. Ma la lotta al contante del Governo è veramente a 360° e oggi anche avere troppi contanti addosso o in tasca può essere pericoloso. Ma anche per quanto riguarda i contanti tenuti in casa arriva la stessa stangata. Infatti per il fisco avere troppi contanti addosso oppure in casa significa ricevere pagamenti in nero che non vengono dichiarati. Quindi una quantità eccessiva di contanti per il fisco vuol dire automaticamente evasione.
Sarà il cittadino a dover spiegare perché ha tutta quella disponibilità di contanti. Accertamenti e multe partiranno quando la quantità di contanti tenuta addosso oppure in casa apparirà sproporzionata rispetto alla situazione economica del cittadino. Tutto viene infatti rapportato alla concreta situazione economica di chi venga controllato. Non ci sono soglie fisse, ma la soglia è in un certo senso personalizzata all’effettivo tenore di vita del singolo.
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