Oggi tantissime famiglie sono in condizioni drammatiche.
I media e la politica non se ne occupano mai ma sono veramente troppe le famiglie che non solo non riescono più a mangiare ma vedono i loro averi a serio rischio di pignoramento.
La tragedia della povertà si manifesta proprio nel rischio di pignoramento del conto corrente che ormai tantissimi italiani indebitati con le banche, con i privati o addirittura col fisco stanno correndo.
Tutti coloro i quali abbiano un debito rischiano sostanzialmente il pignoramento del conto. Vediamo come difendersi e che cosa succede.
Prima di avere il pignoramento del conto corrente c’è bisogno di un titolo esecutivo. Il titolo esecutivo deriva da una sentenza o da un decreto ingiuntivo. In sostanza il titolo esecutivo arriva quando diventa evidente che il debitore non è nelle condizioni di risarcire il creditore. Il pignoramento del conto corrente di un debitore è sicuramente un fatto drammatico ed è l’ultimo passaggio di un procedimento giudiziario nel quale il creditore ha cercato in vari modi di ottenere la cifra ma non c’è riuscito.
Il pignoramento comunque non è totale perché ci sono dei limiti per evitare che chi lo subisce venga lasciato completamente senza niente nel caso di stipendi e pensioni. Se il conto corrente è cointestato il pignoramento andrà a colpire il 50% del conto stesso. Se il conto corrente soggetto a pignoramento è vuoto il pignoramento stesso andrà a colpire le eventuali cifre che arriveranno in un secondo tempo. Se il conto corrente non ha una cifra sufficiente a pagare il creditore la banca provvederà ad un blocco del conto.
Se invece il conto corrente dovesse essere più ricco rispetto a quanto richiesto dal creditore la banca non bloccherà completamente il conto ma consentirà comunque un operatività relativa alla cifra che eccede il debito. La legge non impedisce a chi subisca un pignoramento del conto corrente di spostare i soldi. Ma dove chi subisce un pignoramento può effettivamente spostare il proprio denaro? Lo potrebbe spostare su una carta prepagata oppure prelevarlo e tenerlo in casa oppure nella casa di una persona di fiducia. La banca comunque sia non può toccare gli assegni di accompagnamento per i disabili, le assicurazioni sulla vita e anche le pensioni di invalidità. Ad ogni modo si sono norme specifiche per tutelare almeno minimamente stipendi e pensioni. Grazie a queste norme stipendi e pensioni sono almeno in una certa piccola percentuale salve.
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