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Economia

Supermercati vuoti da giorni: ecco dove il pane è scomparso

Per reperire delle scorte bisogna fare la fila per ore. La situazione resta drammatica in tutto il Paese: ecco dove il pane è scomparso

Se le avvisaglie della crisi socioeconomica iniziano a farsi sentire solo adesso nel nostro Paese, il Libano gli effetti dell’instabilità globale si sentono tutti eccome. Da mesi, ormai, il Paese è rimasto praticamente senza grano e il pane è quasi scomparso del tutto. Per fare delle scorte di cibo è necessario fare delle file per ore e non è affatto detto di riuscire ad acquistare qualcosa.

(Immagine d’archivio – IAN LANGSDON/ANSA)

È purtroppo questa la situazione che sta gravando in Libano, Paese che da quasi tre anni non riesce a superare la grave crisi economica che l’ha colpita e adesso, con l’infuriare della guerra tra Ucraina e Russia, non può sfamare i propri cittadini. Ecco, dunque, che cosa sta succedendo in Libano e perché il pane è scomparso.

Ecco perché in Libano il pane è scomparso

Il Libano è un Paese sull’orlo del baratro della crisi alimentare. Da alcune settimane, infatti, acquistare un po’ di grano e farina è impossibile e il pane è scomparso quasi del tutto. Il Libano, infatti, è un Paese che importa quasi tutti i beni primari e la guerra nell’est Europa ha messo in luce tutta questa debolezza.

Il Libano, infatti, importa circa l’80% del grano proprio da Russia e Ucraina, Paesi attualmente in guerra. Molti porti ucraini, infatti, non hanno la possibilità di far partire le proprie navi piene di grano, con la conseguenza che Paesi come il Libano si trovino in una vera e propria crisi alimentare.

(ANSA/NABIL MOUNZER/BEIRUT)

Tuttavia, le cose potrebbe migliorare un po’ nelle prossime settimane, grazie all’accordo raggiunto dalle due forze in campo riguardo l’esportazione del grano. Nel Mar Nero (dov’è presente la rotta commerciale marittima ucraina) sarà infatti realizzato un corridoio in cui potranno viaggiare le navi ucraine piene di grano e dirette nei porti dei Paesi esportatori.

Intanto, il parlamento libanese ha appena stanziato degli aiuti di 150 milioni di dollari grazie ad alcune donazioni da parte della Banca Mondiale, in modo da poter aumentare l’acquisto di grano. Il ministro dell’Economia libanese, Amin Salam, ha dichiarato che i fondi dovrebbero bastare per i prossimi otto mesi.

Gianluca Merla

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