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Vietato gettate cibo ancora buono, arrivano le multe contro lo spreco

L’Italia tenta la svolte green ed ecosostenibile: cosa cambia nelle nostre azioni quotidiane e su cosa bisogna stare attenti.

Quanto cibo avanzato butti ogni giorno? Moltiplica per tutti i cittadini e le famiglie. E immagina quanto di più sprecano le imprese. Un danno per l’economia e per l’ambiente che non possiamo più ignorare.

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Ma appellarsi alla coscienza collettiva non sempre funziona. E allora interviene la legge. Ecco il progetto: vietato buttare la frutta se puoi usarla per la marmellata. Non solo: tutti gli alimenti che avanzano ma che possono trovare nuova vita in cucina vanno recuperati. L’idea arriva dalla Spagna e sta suscitando molta curiosità anche oltre i Pirenei.

Il riciclo al potere: ecco cosa non si può più buttare

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Lo spreco di cibo è ormai un problema insostenibile, un vizietto del consumismo più sfrenato, un peccato a cui mettere la parola fine. Mentre in alcuni Paesi si fatica a produrre abbastanza cibo per sfamare tutti, anche a causa del cambiamento climatico che imperversa mettendo in serie difficoltà tante colture, una parte del mondo continua a produrre e comprare alimenti in eccesso che verranno buttati via. Uno spreco dalle proporzioni folli. Compriamo troppo, convinti come siamo di dover avere sempre il frigorifero pieno zeppo, con il risultato che molti alimenti finiranno nella spazzatura perché dimenticati in fondo a un ripiano o perché a scadenza troppo breve per essere mangiati tutti. Spesso ci lasciamo anche condizionare dall’estetica, lasciando a marcire frutta e verdura dall’aspetto meno attraente, dal colore meno sgargiante. I numeri parlano chiaro: ognuno di noi, in Italia, butta in media 31 kg di avanzi di cibo all’anno. Oltre al costo in sé per la produzione dell’alimento sprecato, aumentano anche le spese per lo smaltimento delle sempre più ingestibili quantità di rifiuti.

La tecnologia può aiutare a conoscere dove sta avanzando cibo. Ormai soprattutto nelle grandi città molti hanno installata sul telefonino l’app Too Good To Go, letteralmente “troppo buono per essere cestinato”. La Spagna ha deciso di arginare – se non eliminare del tutto – il fenomeno a partire dal 2023 con un disegno di legge oggi al vaglio. Ha infatti ideato un importante e severo piano anti-spreco che coinvolge non solo i cittadini, ma anche medie e grandi imprese. Queste ultime dovranno, per legge, trasformare ogni avanzo in qualcosa di nuovamente utilizzabile: vietato buttare la frutta frutta. Se non vendibile dovranno, ad esempio, ottenere marmellata o succhi.

 

Edoardo Corasaniti

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