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Pensioni minime, cosa accadrà fra poche settimane

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Edoardo Corasaniti

La proposta di Berlusconi costa tantissimo, mentre nel programma di Fratelli d’Italia si parla di aumenti senza fornire numeri. 

Aumento delle pensioni minime a 1.000 euro al mese per 13 mensilità anche per “chi non ha mai potuto pagare contributi come le nostre mamme e le nostre nonne”. È questa l’ormai arcinota promessa fatta da Silvio Berlusconi a chi percepisce meno di mille euro di pensione. La proposta è stata messa nero su bianco nel programma di Forza Italia, mentre in quello condiviso con gli altri partiti di centrodestra si parla più genericamente di “innalzamento delle pensioni minime, sociali e di invalidità”.

Pixabay

Quello dell’aumento dei trattamenti previdenziali è un vecchio cavallo di battaglia di Berlusconi che non solo aveva già fatto la stessa proposta nella campagna elettorale del 2018, ma già alle elezioni del 2001 promise di rivedere gli importi delle pensioni più basse, alzandoli a 1 milione di lire. Una promessa mantenuta, ma solo in parte dal momento che l’innalzamento della pensione venne subordinato a una serie di criteri: i beneficiari furono infatti 1,8 milioni di pensionati rispetto a una platea potenziale di quasi 6 milioni tra pensionati e invalidi.

Le idee nei programmi elettorali

Ansa, Roma

Cosa ne pensano sul punto le altre forze della coalizione? Iniziamo col dire che nel programma della Lega non c’è nessun accenno a una riforma di questo tipo, ma lo stesso non si può dire per Fratelli d’Italia che invece indica tra i propri punti l’aumento delle pensioni minime e sociali, nonché l’innalzamento “strutturale e progressivo delle pensioni di invalidità, che non potranno mai essere inferiori ad altre forme di assistenza sociale esistenti (…)”.

 

Pensionati a rischio povertà

Oggi i pensionati che vivono sotto la soglia di povertà possono chiedere la pensione di cittadinanza e avere così fino a un massimo di 780 euro di trattamento mensile. Questo sostegno però spetta solo ai nuclei familiari che hanno un Isee non superiore a 9.360 euro. Ben diversa è invece la proposta di Berlusconi che vuole portare tutte le pensioni minime a mille euro, a prescindere dal reddito familiare e dai contributi versati.

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