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Soldi, sta per cambiare l’assegno INPS per la famiglia

Attese importanti modifiche per quanto riguarda l’assegno Inps per la famiglia. Questo potrebbe interessarti

Sono in arrivo particolari novità riguardo l’assegno unico, una misura che ha sostituito i provvedimenti di sostegno precedenti previste per dare un aiuto a quelle famiglie con figli a carico.

(Ansa)

Da gennaio 2023, infatti, l’assegno Inps per la famiglia potrebbe subire cambiamenti rilevanti negli importi, ma non solo. Sono previste modifiche riguardo i limiti dell’Isee per poter accedere all’assegno, oltre ai meccanismi di erogazione del sostegno.

Ecco che cosa cambierà riguardo l’assegno unico

A partire dal 2023 si attendono riallineamenti tra i limiti previsti dall’assegno unico e gli importi. Modifiche che hanno radici nel cambiamento socioeconomico che stiamo vivendo, dove l’aumento di inflazione fa da sfondo ad una crescita dei prezzi e ad un impoverimento generale delle famiglie.

A causa di questa situazione sarà cambiato il limite Isee necessario all’ottenimento della misura e della cifra piena prevista. La soglia dovrebbe passare dai 15mila euro a 16.200€. inoltre, l’ultima soglia possibile e accettabile per poter fare domanda e ottenere l’assegno unico potrebbe passare dagli attuali 40mila euro a 43.200€.

Per procedere all’adeguamento ai costi della vita, l’importo pieno dell’assegno unico passerà probabilmente a 189€. Si tratta in definitiva di un aumento di 14€ relativi all’attuale cifra, la quale ammonta a 175€. Per chi avrà la possibilità di accedere all’assegno grazie alla soglia più alta, è previsto un aumento dell’importo a 54€, rispetto all’attuale 50€.

ANSA/DANIEL DAL ZENNARO

È importante ricordare che coloro che hanno già usufruito dell’indennità non dovranno fare nuovamente richiesta nel 2023. L’Inps, infatti, procederà ad erogare l’assegno in maniera automatica a circa 5,3milioni di nuclei familiari che hanno ricevuto il sostegno economico tra i mesi di marzo e giugno. Tuttavia, ci potrà essere il rinnovo solo se i requisiti previsti dalle normative verranno ancora soddisfatti (si tratta della soglia Isee e dell’età dei figli a carico).

Secondo la nota diffusa dall’Inps, a seguito delle numerose sollecitazioni e richieste, chi è residente all’estero non potrà accedere all’Assegno Unico. “Le prestazioni in denaro dovute a titolo della legislazione di uno o più Stati membri – cita l’articolo 7 del regolamento comunitario n.883/2004 – non possono essere soggette ad alcuna riduzione, sospensione o modifica per il fatto che il beneficiario risieda in uno Stato membro diverso da quello in cui si trova l’istituzione debitrice”.

Gianluca Merla

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