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Meno Reddito più lavoro, così cambia l’assegno “che batosta”, cifre, date, documenti

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Riccardo Magliano

Il reddito di cittadinanza non funziona. Questa è una frase che abbiamo sentito ripetere spesso dalle opposizioni di Centrodestra negli ultimi anni, e ora che la coalizione è salita al potere, è plausibile ci saranno dei cambiamenti importanti.

Improbabile pensare che il reddito di cittadinanza sparisca del tutto sotto il Governo di Giorgia Meloni. Questo sia perché è ormai una misura di sostegno estremamente importante per una buona parte dei cittadini sotto la soglia di povertà, sia per le pressioni che la Commissione Europea continua a fare su questo punto.

Addio reddito di cittadinanza
Foto ANSA

Più plausibile che la misura cambia drasticamente. Innanzi tutto per quanto riguarda i fondi investiti. Giorgia Meloni ha da subito sottolineato che, per il contributo che il reddito di cittadinanza porta, può funzionare benissimo anche con la metà dei fondi che gli vengono dedicati adesso. Per chiarirci: si calcola che per la fine del 2022 saranno stati spesi 8 miliardi di euro per il reddito di cittadinanza.

Addio al reddito di cittadinanza per come lo conosciamo

L’impossibilità della cancellazione del reddito di cittadinanza nel fatto che sia diventato un diritto acquisito. A spiegarlo è Nicola Porro attraverso il suo blog, dicendo che una volta entrato nell’ordinamento, il reddito di cittadinanza è diventato un diritto dei cittadini e non può essere interrotto dal nulla. Interrompere improvvisamente la corrispondenza del reddito di cittadinanza e bloccare tutte le mensilità ancora da consegnare causerebbe un problema di incostituzionalità.

Quindi, se è vero che il Cetrodestra intende eliminare completamente il reddito di cittadinanza, dovrà farlo un passo alla volta. Lo stesso Porro sottolinea come già adesso esistano dei modi per interrompere il sussidio prima della scadenza delle 18 mensilità previste dal testo. Basterebbe, innanzi tutto, che i centri per l’impiego applicassero alla lettera il regolamento, applicando sanzioni, all’occorrenza, togliendo il diritto al sussidio a tutti coloro che rifiutano i lavori assegnati per due volte.

Giorgia Meloni
Foto ANSA

Già così, sostiene Nicola Porro, la platea dei percettori si abbasserebbe. Con il Governo Meloni non c’è dubbio che andremo incontro ad un irrigidimento delle pene attorno al reddito di cittadinanza. Nono solo verrà, si presume, gradualmente tolto ogni fondo alla misura, ma le sanzioni per aver rifiutato un’occupazione trovata dai centri per l’impiego è saranno più dure.

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