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Benzina: attenzione alla stangata del 18 Novembre “panico automobilisti”

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Bruno Galvan

Dopo il 18 novembre potrebbe arrivare una stangata sul prezzo carburanti per gli italiani

Un nuovo aumento prezzo benzina all’orizzonte? Come è noto il Governo Draghi ha emanato un Decreto per il taglio delle accise che scadrà il prossimo 18 novembre 2022. Questa manovra ha permesso agli italiani di poter acquistare benzina, diesel e GPL senza subire eccessivamente l’oscillazione di prezzi del mercato. Prima del Decreto  Draghi, il prezzo del carburante aveva sfondato il prezzo di quasi 2,20 centesimi al litro. Le ripercussioni sull’economia furono disastrose. Le aziende con trasporto su gomma andarono in crisi perchè la voce relative alle spese carburante arrivò quasi a raddoppiare nel giro di pochi giorni. Al contempo anche i beni di prima necessità sugli scaffali dei supermercati ebbero un aumento dovuto al maggior costo di trasporto.

Prezzo carburanti: cosa accade dopo il 18 novembre 2022

Cosa è il taglio delle accise?

Le accise sono imposte sulla fabbricazione e vendita di prodotti di consumo. Quelle sui carburanti sono le imposte applicate alla benzina, gasolio, GPL e metano, introdotte per far fronte a esigenze di cassa. Il Decreto Draghi sul taglio delle accise in scadenza il 18 novembre prevede:

  • uno sconto di 25 centesimi a litro sul prezzo di benzina e gasolio a cui si deve aggiungere l’IVA, con un risparmio di 30,5 centesimi di euro.
  • sconto di 8,5 centesimi a litro sul prezzo del GPL che, sommato all’IVA  determina un risparmio di 10,5 centesimi complessivi.

La data del 18 novembre resta fondamentale per capire se ci sarà una nuova proroga oppure no. Vediamo cosa potrebbe accadere se non venisse prorogata la misura in vigore.

Taglio accise, cosa accade il 18 novembre 2022?

Il nuovo Governo di Giorgia Meloni dovrà agire in tal senso. Il costo dei carburanti è una variabile importante per le tasche di imprese e famiglie. In un quadro generale dove l’inflazione aumenta ogni giorno di più sarebbe una stangata, nonché una follia, quantomeno prorogare di altri 15 giorni questa misura di contenimento costo della benzina. In effetti la proroga resta l’unica azione che può fare il nuovo esecutivo perchè il margine legato al tempo è molto ristretto. Tuttavia c’è chi non è d’accordo con queste proroghe su proroghe poichè non risolvono alla radice il problema. Tra questi c’è Furio Truzzi dell’Assoutenti che auspica azioni strutturali del Governo di Giorgia Meloni su questo tema molto importante per tutto il comparto economico del nostro Paese. Intanto però si eviti un’altra stangata agli italiani sempre più con meno soldi in tasca.

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