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Boccata d’ossigeno ricca per le bollette, forse, non dipenderà dalla Meloni

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Bruno Galvan

I prezzi di luce e gas rappresentano un problema importante per famiglie ed imprese. In Italia la situazione non è delle migliori. Molti nuclei familiari si sono visti recapitare bollette domestiche con importi più che raddoppiati rispetto ad un anno fa. Molti non riescono a pagare questi nuovi rincari. Stessa cosa per le aziende, specialmente quelle medio-piccole. Sono tante le realtà imprenditoriali che sono state costrette a fermarsi perchè non più in grado di poter pagare i costi eccessivi per l’energia. In questo quadro poco rassicurante, c’è però una buona notizia. Il costo delle bollette sarà meno alto a partire dal mese prossimo. Vediamo cosa accadrà, in attesa di capire le manovre che metterà in atto il nuovo governo di Giorgia Meloni.

Bollette luce meno care dal mese prossimo

Bollette meno care a novembre?

In base alle stime di mercato, se non ci saranno clamorosi aumenti sul Ttf di Amsterdam, gli italiani dovrebbero risparmiare dal prossimo mese sulle bollette di luce e gas. Il prezzo ad oggi è sceso sui 136 euro a MWh. Una somma decisamente più bassa del solito considerando che si era arrivati anche a 370 euro a MWh.

Il calo dei prezzi è dovuto essenzialmente a due fattori. In primis non c’è più la corsa all’accaparramento di gas da parte dell’Italia che può godere di uno stoccaggio pari al 90% del fabbisogno. il secondo aspetto è di carattere economico. Il nostro Paese sta attraversando un periodo di profonda recessione che necessariamente si riflette anche sui consumi.

Perchè calano prezzi luce e gas

Cosa è la recessione?

Un Paese è in recessione quando cala il livello occupazionale e di conseguenza anche i consumi diminuiscono rispetto al periodo precedente. L’Italia in questo momento è in una recessione tecnica. Il Prodotto Interno Lordo è negativo da oltre due trimestri. Nei periodi di recessione si assiste spesso a una parallela marcata diminuzione della domanda di beni e servizi da parte dei consumatori che a sua volta favorisce un rallentamento del tasso di inflazione. In questo caso si parla di stagflazione. Talvolta, tuttavia, alla recessione può corrispondere un aumento dei prezzi e quindi dell’inflazione.

Tornando al discorso energetico, il calo del prezzo bollette è dovuto al fatto che le famiglie consumano nettamente di meno per via dell’inflazione che ha ridotto il potere d’acquisto. Dall’altra parte le aziende producono di meno perchè la domanda si riduce drasticamente. Questo però comporta un aumento della disoccupazione e una minor crescita del PIL.

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