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Bollette, allarme, la vera stangata sono le finestre di notte “nessuno ci ha avvisato”

Tra due giorni comincia la stagione dei termosifoni. Considerando tutte le restrizioni imposte a causa del caro bollette, risparmio è la parola d’ordine per tutto l’inverno. Girano da tempo consigli più o meno ufficiali per risparmiare in ogni modo possibile.

Da quando è cominciata la crisi del gas in Europa non si fa altro che parlare della situazione tragica che colpirà l’Italia questo inverno. Il problema dei riscaldamenti e dei consumi degli stessi ha tenuto col fiato sospeso tutti, in attesa di indicazioni sicure su quello che sarebbe stato possibile fare o non fare.

Quest’inverno il risparmio arriva chiudendo le finestre
Foto ANSA

La risposta è arrivata celere. Questo inverno si potranno accendere i riscaldamenti, ma solo fino a una temperatura massima di 19°C, a differenza dei 20°C massimi che sono concessi di solito. Inoltre sarà consentito tenere accesi i riscaldamenti di casa solo per un determinato numero di ore del giorno, che varia a seconda della zona di residenza e delle condizioni climatiche che vi sono. In breve, nelle zone più fredde potranno essere accessi più a lungo rispetto alle zone più calde.

Risparmio, ecco i consigli per questo inverno

Tutto questo è volto a favore del risparmio energetico nazionale, all’evitare di rimanere senza risorse energetiche in caso di stop di rifornimenti da parte della Russia, e di evitare che gli italiani debbano pagare in bollette tutto quello che guadagnano. A questo proposito, le istituzioni e gli enti dell’energia, primo tra tutti ENEA, hanno distribuito consigli per il risparmio oltre a quello imposto dallo Stato.

Uno dei consigli che sono passati sotto i riflettori in maniera minore è quello riguardo il ricambio d’aria. Non è un segreto per nessuno che, quando ci sono i riscaldamenti accesi, non è un’idea saggia aprire le finestre. Tuttavia un cambio d’aria è necessario per evitare la stagnazione dell’aria e la crescita di colonie di batteri.

Termosifoni accesi
Foto ANSA

Una via di mezzo suggerita da ENEA è quella di aprire le finestre solo il minimo indispensabile per un ricambio d’aria completo e solo in determinati orari. Per fare un cambio d’aria completo, infatti, basta aprire le finestre solo per pochi minuti. Se questa operazione viene fatti nel primo pomeriggio, durante le ore più calde della giornata in cui i riscaldamenti non sono in funzione, la dispersione di calore è minima e il risparmio assicurato.

Al contrario, aprire le finestre di notte, durante le ore più fredde e con i riscaldamenti in piena funzione è il modo perfetto per sprecare energia. La dispersione di calore costringe i sistemi di riscaldamento ad aumentare la loro funzione per far tornare la temperatura alla quota impostata, consumando più energia. Questo porterà la bolletta ad aumentare e non di poco.

Riccardo Magliano

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