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Bonus edilizi: maxi-taglio e nuove regole, cosa resta con Giorgia, stangata

Dopo la vittoria di Giorgia Meloni alle elezioni ci si chiede cosa resta dei bonus edilizi: maxi-taglio e nuove regole. Cosa succederà.

I bonus edilizi nascono con l’intento di incentivare gli interventi sugli immobili al fine di migliorarne le prestazioni energetiche e antisismiche. Chiaramente si tratta di agevolazioni molto importanti che hanno consentito a molti italiani di iniziare i lavori sulla propria abitazione.

Bonus edilizi / Foto Ansa

Con l’insediamento del nuovo governo guidato da Giorgia Meloni sorge spontaneo chiedersi quale sarà il destino di queste agevolazioni.

Bonus edilizi: cosa succederà con il nuovo Governo

Con l’arrivo di gennaio inevitabilmente si assisterà ad un cambiamento riguardo agli incentivi previsti in ambito edilizio. Tanto per cominciare non sarà più in vigore il superbonus 110% per le villette unifamiliari. La detrazione al 75 per cento prevista per la rimozione delle barriere architettoniche sarà ridotta al 50 per cento dopo il 31 dicembre 2022. I lavori che rientrano in questo caso sono quelli relativi all’installazione di ascensori e di montacarichi destinati a consentire la mobilità interna ed esterna all’immobile.

Bonus edilizi / Foto Pixabay

Per quanto concerne mentre il bonus ristrutturazione del 50 per cento varrà anche per i lavori eseguiti a partire dal 1° gennaio 2023 fino a dicembre del 2024. In questo caso la detrazione vale entro un limite di spesa pari a 96mia euro per ogni unità immobiliare. I beneficiari sono coloro che risultano essere proprietari dell’immobile o anche che risultino titolari di diritti sullo stesso.

Bonus ristrutturazione: quali lavori comprende

L’agevolazione in esame comunque comprende una grande varietà di lavori come, ad esempio, quelli relativi alla realizzazione di box auto come anche all’installazione di impianti fotovoltaici. Oltre a ciò, la detrazione vale anche per tutti quegli interventi messi in atto per far fronte alle conseguenze causate da eventi calamitosi per cui è stato dichiarato lo stato emergenza.

Non si possono invece detrarre le spese di trasloco e di custodia dei mobili per il periodo necessario all’effettuazione degli interventi di recupero edilizio. In conclusione va sottolineata la grande utilità di questi bonus che hanno avuto il merito di aver dato una spinta al settore dell’edilizia messo in ginocchio dall’emergenza pandemica.

Sabrina Pesce

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