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Mutui pesantissimi: la sentenza che ti salva, usala subito, cambia tutto

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Gianluca Merla

Arriva il verdetto che ribalta la situazione sui mutui pesantissimi. Ecco la sentenza che ti salva e potrebbe cambiare tutto

Saranno possibili risarcimenti sostanziosi grazie al verdetto sui mutui pesantissimi. Ad essere interessati alla sentenza sono coloro che hanno sottoscritto un mutuo a tasso variabile, con al suo interno la clausola “Floor”.

(Mutui pesantissimi)

Il verdetto è arrivato dalla Corte d’Appello di Milano, che ha stabilito che l’importo da far tornare indietro sarà la differenza tra il tasso di interesse versato materialmente e ciò che si sarebbe dovuto ancora pagare. Ecco cosa dice la sentenza che ti salva e cambia tutto.

Arriva la sentenza sui mutui pesantissimi: come cambia tutto

I mutui a tasso variabile, mediante il calcolo previsto, hanno un costo che oscilla in base all’indice di riferimento, l’Euribor. Dunque, a seconda dell’andamento del mercato, la rata del mutuo potrebbe aumentare anche di molto o diminuire. Si aggiunge poi lo Spread, oltre alle spese istruttorie e Taeg.

Negli anni gli istituti bancari hanno imposto la cosiddetta “clausola Floor”. Si tratta di una percentuale riferita al tasso di interesse oltre il quale non è possibile scendere, anche in caso l’indice Euribor risulti essere negativo.

Questo vuol dire che l’interesse negativo, in breve, viene affidato al cliente: una manovra che viene definita “clausola vessatoria” e che la Corte d’Appello di Milano, intervenendo sui mutui pesantissimi, ha deciso di punire.

(Mutui pesantissimi)

Si tratta di una situazione che ha interessato anche Banca d’Italia la quale, nel 2016, aveva fatto richiesta agli altri istituti di credito di non inserire nei contratti dei mutui la clausola vessatoria. Questa era infatti “accusata” di determinare l’applicazione di tassi di interesse non allineati con quelle che erano le previsioni contrattuali.

Tuttavia, la richiesta non è stata ascoltata, tanto da richiedere l’intervento della Corte d’Appello di Milano, la quale ha deciso di identificare come clausola vessatoria anche quando viene indicata nei contratti. Questo perché rappresenta un vero squilibrio tra le parti che firmano il contratto.

La sentenza sui mutui è arrivata nei confronti di Banca Bpm, anche se ad attendere il giudizio ora c’è pure la Deutsche Bank. Dunque, si tratterà di un vero e proprio prevedente che incoraggerà i clienti di altri istituti a controllare e richiedere spiegazioni in caso di presenza di clausole vessatorie nei propri contratti.

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