Il governo Meloni ha in programma il taglio dell’Iva per la carne e altri prodotti alimentari: ecco quali
Uno dei piani principali del nuovo governo targato Giorgia Meloni è quello di allargare il numero dei prodotti che beneficiano dell’Iva agevolata al 5%. La presidente del Consiglio lo ha annunciato in aula alla Camera, elencando anche questa fra le misure in programma per combattere l’inflazione, che si aggiungerebbe alla riduzione delle imposte sui premi di produttività.
Possibile poi anche una proroga per quanto riguarda il taglio del cuneo fiscale per i lavoratori con redditi inferiori ai 35mila euro. Si attende dunque una manovra per la riduzione dell’Iva per alcuni beni considerati primari, Iva che come sappiamo attualmente ha un’aliquota principale al 22%. Ad oggi l’Iva al 5% si applica a prodotti come il rosmarino, l’origano e i tartufi.
Ma anche prodotti relativi alle professioni sanitarie come le mascherine o anche il gas. Cerchiamo allora di capire nel dettaglio su quali altri prodotti vuole concedere l’iva agevolata il governo Meloni, e che andrebbero dunque a costare meno dal 2023. Ciò lo scopriamo dal programma di Fratelli d’Italia, dove si parla appunto di ampliamento della lista dei beni su cui si pagherebbe meno.
A rientrare in tali prodotti sarebbero anche quelli del carrello della spesa e i prodotti dell’infanzia. Per quanto riguarda questi ultimi ci riferiamo ai pannolini, ma anche al biberon e al latte artificiale, mentre la tampon tax abbassata dal 22 al 10%. Sui beni alimentari il responsabile economico di FdI, Maurizio Leo ha fatto chiarezza a Money.it, spiegano quali beni potranno veder ridotta l’Iva.
Si tratta di carne, pesce e bottiglie d’acqua. Secondo i calcoli la riduzione dei costi su questi beni potrebbe venire a costare circa 100 milioni di euro alle casse dello Stato
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