Attenzione ai consumi dello scaldabagno. Un uso sbagliato può far schizzare la bolletta alle stelle.
La parola d’ordine è risparmiare. Il caro energia ha modificato le abitudini degli italiani che adesso sono molto attenti ad evitare sprechi nella propria casa. Ogni accorgimento può essere utile per avere una bolletta della corrente elettrica più leggera. Oggi una utenza domestica paga in media il 60% in più rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Se a questo aggiungiamo che gli stipendi sono sempre gli stessi, ci accorgiamo di quanto diventa importante risparmiare per evitare brutte sorprese sulle bollette. Tra gli elettrodomestici che consumano di più c’è sicuramente lo scaldabagno. Un oggetto di vitale importanza per le famiglie in quanto permette di avere acqua calda nella propria abitazione. Vediamo quali sono i segreti per ridurre al minimo il consumo di questo fondamentale elettrodomestico.
Quanto consuma uno scaldabagno elettrico?
Lo scaldabagno elettrico riscalda l’acqua grazie all’effetto Joule. Esistono due tipologie di scaldabagno elettrico:
- scaldabagno elettrico con boiler: in questo caso è presente un serbatoio dove l’acqua si accumula e viene mantenuta ad una temperatura costante tra i 30 e i 60° grazie ad un termostato. In questo modo si ha sempre a disposizione una riserva di acqua calda;
- scaldabagno elettrico istantaneo: l’impianto riscalda l’acqua solo quando richiesta ed è indicato nelle piccole abitazioni dove non ci sono grosse pretese.
É opportuno allora fare diverse considerazioni, in base ai consumi elettrici che solitamente si hanno e il tempo medio d’utilizzo, collegandosi ad un’attenta valutazione delle esigenze personali. Un utilizzo per 6 ore in una giornata, porta un consumo di circa 1kWh. Annualmente si arriva inoltre alla stima di 2000kWh. Se invece lo accendiamo per più di 6 ore, lo scaldabagno elettrico consuma 8 volte in più di un frigorifero.
Quanto consuma uno scaldabagno a pompa di calore?
Questa tipologia di scaldabagno utilizza un sistema di scambio d’aria attraverso un compressore specifico; l’aria, compressa e riscaldata, scorre attraverso una serpentina che riscalda l’acqua presente all’interno di un serbatoio, da lì, essa viene poi incanalata attraverso tubi isolanti inseriti nel sistema idraulico. Rispetto a quello precedentemente descritto, i consumi sono decisamente molto più contenuti. Si stima infatti che il consumo medio in un anno è di 620 kWh. Più di tre volte in meno rispetto a quello elettrico.
Consigli per risparmiare consumi su scaldabagno
Tra i consigli c’è quello innanzitutto di optare per uno scaldabagno con una classe energetica superiore a quella A. In questo modo il consumo sarà già di base contenuto. Lo scaldabagno non va tenuto assolutamente acceso tutta la giornata ma solo quando serve. La temperatura ideale è circa 40 gradi d’estate e 60 inverno.