I mutui sono diventato più cari con l’aumento dei tassi d’interesse. Problemi in arrivo per molte persone.
L’inflazione gioca un brutto scherzo a chi ha un mutuo. La Banca Centrale Europea ha aumentato i tassi di interesse dello 0,75%. La conseguenza è che adesso i muti a tasso variabile sono molto più cari di un mese fa. In particolare la rata di novembre potrà avere rincari a partire da 50-100 euro in su. Chiaramente questa cifra tende ad aumentare in base all’importo chiesto ad inizio finanziamento ed anche al numero di anni. La situazione nel medio periodo non sembra essere davvero delle migliori. Le banche concedono più difficilmente credito. Questo sta scoraggiando molti che vorrebbero comprare ma a queste condizioni economiche risulta essere molto complicato. il rischio è quello di vedersi schizzare alle stelle ulteriormente i tassi d’interesse del mutuo che giocoforza risulta essere molto più caro.
Chi ha sottoscritto un mutuo a tasso fisso in questo momento si trova più al sicuro rispetto a chi invece ha optato per un tasso variabile. Chi ha un tasso fisso non è infatti soggetto alle variazioni dei tassi d’interesse e andamento dell’economia. La sua rata resta sempre costante. Chi invece ha puntato sul variabile rischia di pagare una rata sempre più cara nel medio periodo se consideriamo gli indici negativi dell’economia. La conseguenza è quella di avere mutui subprime ovvero di finanziamenti dati a soggetti che non sono più in grado di onorarli per le mutazioni delle condizioni del mercato. Secondo un’indagine di mUp Research e Norstat, 2,4 milioni di italiani hanno dichiarato di aver avuto difficoltà da inizio anno a rimborsare il mutuo e 218mila hanno addirittura saltato una o più rate, mentre altri 780mila potrebbero essere costretti a farlo se le rate continueranno a salire. Diventa molto importante dunque tenere d’occhio i tassi. Nel caso in cui troviamo banche che offrono più vantaggi e meno spese si può fare sempre la surroga.
La surroga o portabilità del mutuo permette a chi ha già un finanziamento in corso di trasferire gratuitamente il proprio debito dalla banca che lo ha erogato a un altro istituto di credito che applica condizioni più vantaggiose. Contestualmente all’apertura del nuovo mutuo si possono modificare la durata del finanziamento e la tipologia di tasso, fisso o variabile. Il nuovo istituto esaminerà la pratica, con le tempistiche e le modalità di richiesta mutuo. La nuova banca eseguirà una perizia. Successivamente, in presenza di un notaio, stipulerà un nuovo contratto di mutuo con il nuovo cliente cancellando la precedente ipoteca e rilasciando un importo pari al debito residuo da intestarsi alla banca.
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