Il Natale che attende gli italiani purtroppo è molto cupo. L’inflazione è all’11,9% e il reddito di cittadinanza sta per essere cancellato.
Il messaggio che il mondo dell’economia e il mondo politico danno alle famiglie italiane è molto chiaro: arrangiatevi.
L’epoca dei mutui a tasso zero e dei prestiti facili è finita da un pezzo. I risparmi si erodono sul conto e il potere di acquisto crolla momento per momento.
In tutto questo lo stato sociale al posto che essere illuminato ed espansivo si chiude a riccio aiuta i ricchi a far sparire i soldi e chiude i rubinetti ai poveri.
Mentre Putin chiude i rubinetti del gas all’Europa, il governo chiude i rubinetti del reddito di cittadinanza ai più poveri e specialmente al sud può essere un dramma. Ma sono anche le banche centrali a spingere l’acceleratore sul rialzo dei tassi perché aumentare i tassi è l’unico modo possibile per arginare l’inflazione. Purtroppo però aumentando i tassi, i mutui e i prestiti diventano atroci e il rischio della recessione diventa sempre più forte.
Mentre altri paesi europei in tutto questo stanno trovando la forza di cambiare e di mettere in campo uno stato sociale più amico di chi sia in difficoltà l’Italia purtroppo sta prendendo una strada completamente diversa. Il governo Meloni è veramente apprezzabile nel suo sforzo di invertire il trend della denatalità. Infatti il governo Meloni è il primo da tanti anni e porsi realmente il problema del crollo delle nascite che è qualche cosa di tristissimo per il nostro paese.
Ma il problema del crollo delle nascite riflette semplicemente la paura di vivere in uno stato che non si fa carico di chi finisce in difficoltà. Proprio questo Natale sarà Natale estremamente carico di simboli. Tutti i costi saranno schizzati alle stelle mentre gli aiuti sociali saranno al capolinea. Per tanti Italiani la situazione è già difficilissima. Dispiace che un governo che guarda al futuro e che guarda alla natalità come il governo Meloni, non tenda una mano concreta a chi è in difficoltà e non metta da parte definitivamente la retorica dei poveri pigri, fannulloni e parassiti. Al contrario bisogna riconoscere la dignità dell’individuo ed anche il fatto che ampliare le sacche di povertà e stupido per tutti perchè si finiscono per contrarre i consumi.
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