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Buoni spesa 125 euro: Natale sereno con l’aiuto etico, dimenticanza e li perdi, famiglia 4 persone

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Stefano Vori

Buoni spesa per 125 euro in arrivo. Un’altra boccata di ossigeno in questo momento dove la crisi economica sembra davvero togliere l’aria.

Le temperature sono scese al loro normale livello. Il bellissimo autunno, con le sue gradevoli giornate ad ottobre e a novembre, ha lasciato spazio al giusto clima del periodo. Va bene gli effetti del cambiamento climatico, anzi non va bene per niente ma pazienza, ma il periodo pre – natalizio vissuto in maniche di camicia è davvero troppo.

Buoni spesa 125 euro
Buoni spesa 125 euro (Fonte: ilovetrading.it)

Pertanto, con il giusto clima, si inizia a pensare al Natale e non per tutti è un pensiero piacevole. In tanti alberga infatti insicurezza e preoccupazione. La crisi economica non accenna certo a scemare, anzi e quindi si teme di dover passare le festività natalizie in tono minore, in maniera diversa rispetto la passato.

Buoni spesa da 125 euro e la magia del Natale

Con l’inizio del mese di dicembre ha inizio il conto alla rovescia più atteso. La festa più bella dell’anno inizia ad apparire all’orizzonte e, giorno dopo giorno, il suo volto comincia a delinearsi. Natale vuol dire gioia, serenità, famiglia. Vorremmo aggiungere anche calore, ma questa parola, in questo dicembre 2022, può suonare quasi beffarda. La guerra scoppiata a seguito dell’invasione russa dell’Ucraina ha avuto anche la conseguenza di scatenare una crisi energetica che ha coinvolto l’intera Europa. Bollette di luce e gas con costi che non solo non si erano mai visti, ma che non erano nemmeno immaginabili. Il calore, inteso come riscaldamento della propria casa, è una fonte di preoccupazione per centinaia di migliaia di famiglie. L’incubo delle bollette inizia fin dall’accensione del riscaldamento!

Il Natale è la festa della famiglia, più di tutte le altre. E proprio la famiglia sembra soffrire di più questo momento. E’ l’insieme dei diversi istanti che rende la festa unica. Dalla vigilia di Natale, con il suo cenone, all’attesa notte quando i bambini, appena addormentati, iniziano a sognare l’arrivo della slitta trainata dalle renne. Sognano il magico omone con la barba bianca ed il sacco di regali sulle spalle. E nei loro sogni sognano di svegliarsi presto per andare a vedere i regali sotto l’albero. Loro sono sereni, come sempre, quando pensano a Babbo Natale. Tanti genitori sono  invece più preoccupati. Temono che questa crisi economica, con tutte spese che si sono accumulate tra bollette, inflazione, finanziamenti o mutui, non possa permettere loro di far vivere alla famiglia intera, ma soprattutto ai figli, un periodo di festa sereno.

Quando si parla di magia del Natale, forse ci si riferisce anche alla possibilità che Babbo Natale, per alcuni, possa anticipare il suo passaggio e lasciare doni graditissimi. Ad esempio i Buoni spesa da 125 euro.

Che bel regalo!

In attesa della carta risparmio spesa, ovvero la misura inserita dal governo di Giorgia Meloni nella Legge di Bilancio 2023 per tutte le famiglie che vivono con particolare difficoltà questo momento di crisi, un grande comune italiano ha deciso di sostenere esattamente questi nuclei familiari. Lo ha deciso adesso, perché tra poco sarà Natale. Il comune di Napoli ha deciso di sostenere le famiglie in difficoltà, composte da almeno quattro persone, con buoni spesa che possono raggiungere l’importo massimo di 125 euro. Con tale somma si potranno acquistare generi alimentari, prodotti di prima necessità e per la cura dei più piccoli.

Buoni spesa 125 euro
Buoni spesa 125 euro (Fonte: Pixabay)

Certo non è molto, ma bisogna richiederlo perché è un segno di solidarietà e di vicinanza a chi, in questo momento, soffre decisamente di più. Per quanto si sia perso il conto di iniziative così lodevoli come quella avviata dal comune partenopeo, sembrano sempre poche. Si ha come l’impressione di svuotare il mare con un cucchiaio. Troppo poco e troppo poche le risorse disponibili. I 125 euro per le famiglie di Napoli sono per passare un Natale “leggermente” più sereno e poi nessuno, meglio dei napoletani, sa che, comunque, Ha da passà ‘a nuttata.

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