Gabriele Muccino in una recente intervista ha deciso di lasciarsi andare per la prima volta, raccontando un dramma che lo ha colpito.
Gabriele Muccino è una delle personalità italiane più conosciute nel mondo. Potremmo dire che il regista ha vissuto due vite – tante quante sono le sue “carriere” – parallele: una in Italia, l’altra negli USA.
Il regista in sostanza ha dimostrato che si può viaggiare contemporaneamente su due binari diversi, ma simili tra loro, senza perdere mai di vista comunque l’obiettivo. Eppure, mentre Hollywood lo chiamava, riusciva a conoscere e diventare amico di una super celeb come Will Smith e tutto lo il mondo lo acclamava, nella sua vita privata accadeva di tutto. Di recente, infatti, in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera finalmente si è sbottonato e ha raccontato il dramma che ha vissuto.
Il dramma di Gabriele Muccino
Le vite dei personaggi televisivi, apparentemente così lontani dal pubblico quando vengono illuminati dalle luci dei riflettori, sembrano (quasi) sempre perfette. Eppure non lo sono (quasi) mai. Tutti i “vip”, i personaggi noti, i volti del mondo dello spettacolo che dir si voglia, sono in primis essere umani esattamente come chi li guarda da casa, comodamente seduto sul suo divano. Con la differenza, però, che loro sono sempre in vista ed ogni passo che compiono, che sia giusto oppure sbagliato, allegro oppure triste, deve sempre incontrarsi e scontrarsi con il giudizio di milioni di persone.
Questo è in effetti un po’ quello che è accaduto anche a Gabriele Muccino, uno dei registi attualmente più richiesti al mondo con alle spalle una carriera sia in Italia che ad Hollywood. Quest’ultima condita da film di successo come La ricerca della felicità – per il quale Will Smith è stato candidato all’Oscar come miglior protagonista – Sette anime, Quello che so sull’amore (Playing for Keeps), Padri e figlie.
Eppure anche un regista così in voga, di fama ormai mondiale, soffre, vive momenti no, si concede il lusso di stare male di tanto in tanto. E Gabriele Muccino, in una lunga intervista al Corriere della Sera, ha raccontato proprio uno di questi momenti.
“Ho vissuto il lutto di una persona vivente”
Gabriele Muccino, com’è risaputo, ha un fratello minore, Silvio, che come lui ha voluto navigare il mare del cinema, salvo distaccarsi per un periodo per poi tornare sulle scene circa un anno fa. Uno regista, l’altro attore, uno lavorava dietro la cinepresa, l’altro davanti: i due fratelli sembravano un duo perfetto. E lo sembravano soprattutto quando lavoravano insieme, cosa accaduta ad esempio nell’ormai lontano 2003, in Ricordati di me.
Dal 2007, poi, tra i due è calato un silenzio insopportabile. A romperlo per la prima volta fu Silvio circa sei anni fa, ospite a L’Arena di Massimo Giletti. In quell’occasione, a distanza di circa 9 anni dal litigio con il fratello maggiore, parlò di violenza fisica ai danni dell’ex cognata, Elena Majoni, raccontando nello specifico un episodio in cui addirittura con uno schiaffo le avrebbe perforato il timpano.
Eppure il regista, anni dopo, rispose a queste accuse gravissime semplicemente dicendo che ci avevano pensato le carte giudiziarie a dire esattamente l’opposto, considerando che vicenda si era chiusa con archiviazione. E all’epoca – parliamo di un anno fa circa – aveva anche aggiunto, a proposito del fratello: “Ti risponde con gli avvocati e allora basta così”.
Da allora non sembra che sia cambiato molto, anzi. Il regista, nella succitata intervista rilasciata al Corriere della Sera, ha confermato di non vedere il fratello dal 2007, quindi da circa 15 anni. Addirittura Muccino senior è arrivato a dire di aver vissuto “un lutto di una persona vivente, che non vedo dal 2007”, per poi aggiungere: “È stata una esperienza per me aberrante da un punto di vista psicologico: mi ha scarnificato. Rimane una delle cose più incomprensibili, ingiustificabili e forse anche imperdonabili. A un certo punto quando questo lutto si è elaborato, quando ho smesso di soffrire, sono passati ormai 15 anni“. “Lì ti rendi conto che quella persona non la vuoi più incontrare, non hai più nulla da raccontare perché fondamentalmente non la stimi, non la ammiri e non la conosci più. Se mancano questi tre elementi, il resto cosa è? Forma?”.
Insomma il motivo reale della lite tra fratelli ad oggi non è ancora noto, nonostante ormai siano passati non pochi anni, ma una cosa sembra ormai chiara: le possibilità di un ricongiungimento sono ormai davvero bassissime.