Continua la “spy story” sui rifornimenti di gas. Ormai si tratta di una vera e propria guerra dei gasdotti che si sviluppa tra bugie e verità
La guerra tra Ucraina e Russia non si sta combattendo solo sul campo, con missili e soldati al fronte. C’è anche un’altra faccia del conflitto, dove i sotterfugi sono all’ordine del giorno e (anche se di per sé la guerra è già una cosa sporca) non si ha alcun timore a non rispettare le regole d’ingaggio.
Una parte del conflitto, infatti, si sta sviluppando attorno al tema dell’energia, su cui la Russia ha fondato gran parte del proprio Pil e delle proprie entrate economiche. Ma la guerra dei gasdotti è di difficilissima interpretazione e a raccontarla sono i comunicati e le poche testimonianze disponibili, tra bugie e verità. Ecco cosa sta succedendo e quali sono le ultime notizie sul fronte della guerra del gas.
Chi si aspettava che la guerra in Ucraina potesse finire in breve tempo, sperando magari in una soluzione del conflitto e nel trionfo della pace per entrambi i Paesi, evidentemente rimarrà deluso. Il conflitto, con l’arrivo dell’inverno, si sta letteralmente congelando e dal fronte arrivano notizie di bombardamenti massicci, ma non di combattimenti frontali. Ma c’è un’altra parte del conflitto, più nascosta e subdola, che non sempre viene raccontata.
Si tratta della guerra dei gasdotti e ci sono davvero poche informazioni chiari su ciò che sta succedendo. L’importanza di questa tensione è fondamentale per capire il conflitto, in quanto il tema dell’energia terrà banco in Europa per tutto l’inverno. Ma intanto continuano a susseguirsi annunci e proclami dalla dubbia verità. Secondo la Tass, l’Agenzia di stampa russa al servizio del Cremlino, è stato infatti sventato un attacco da parte ucraina contro un gasdotto che porta energia in Turchia. Si tratterebbe di un attacco compito da parte di sabotatori ed effettuato da “traditori russi”.
Secondo quanto riporta il comunicato (che dovrà però essere verificato in quanto fonte diretta del potere russo), i servizi di sicurezza del Cremlino hanno annunciato di aver sventato un tentativo di attacco da parte dell’Ucraina. La Tass riferisce di un presunto “atto terroristico di sabotaggio” nei confronti di un gasdotto collocato nella regione russa di Volgograd, il quale contribuisce al flusso di gas verso la Turchia e l’Europa. Secondo l’Agenzia russa l’attacco era stato ideato e preparato dai servizi segreti speciali ucraini e sarebbe stato realizzato con cariche esplosive.
Sempre secondo quanto riporta la Tass, sarebbero stati arrestati alcuni cittadini russi considerati “traditori”. Questi avrebbero infatti preso parte all’operazione di sabotaggio senza però alcun successo. Le forze speciali russe avrebbero quindi intercettato l’azione e arrestato i colpevoli.
Intanto il ministero degli Esteri ucraini, Dmytro Kuleba ha affermato che la Russia sta continuando la sua aggressione e il suo terrore. In un twett, Kuleba ha accusato la Russia di commettere crimini di guerra, lanciano attacchi sulle abitazioni civili e sulle infrastrutture sensibili. Accuse che trovano riscontro nella realtà dei bombardamenti quotidiani sulle infrastrutture energetiche volti a gettare nel panico e nel gelo la popolazione ucraina.
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