Superbonus 110%. Insediato il nuovo governo guidato da Giorgia Meloni cambiano le regole del bonus per la ristrutturazione delle abitazioni e per molti è una stangata!
Sembra proprio che il governo presieduto da Giorgia Meloni abbia preso di mira il Movimento 5 Stelle e le misure più care legate al movimento presieduto dall’ex premier, Giuseppe Conte. All’attacco diretto al reddito di cittadinanza si va aggiungendo un intervento che intende modificare sostanzialmente anche il Superbonus 110%.
In riferimento al bonus principale che riguarda la casa il nuovo esecutivo intende apportare profondi cambiamenti e per molti si tratterà di una vera e propria stangata. Ma come cambierà il Superbonus 110%?
Superbonus 110%, cambiamenti in corso
Si sente parlare spesso di Superbonus 110%, vogliamo rinfrescare un po’ la memoria e ricordare esattamente cos’è? Quando parliamo di Superbonus 110% ci riferiamo ad una misura introdotta il 19 maggio 2020 dal governo presieduto da Giuseppe Conte. Progetto fortemente voluto dal Movimento 5 Stelle che, attraverso una serie di agevolazioni, detrazioni e rimborsi, ha permesso di ammodernare le costruzioni e le infrastrutture attraverso interventi in ambito edilizio.
Il tutto per seguire un duplice scopo, aumentare l’efficienza energetica e rilanciare un intero settore, quello dell’edilizia appunto, in profonda crisi. Le condizioni favorevoli a livello fiscale hanno fatto si che la misura ottenesse da subito un grande successo. Le richieste erano talmente numerose che persino le imprese edili che avrebbero poi dovuto effettuare i lavori erano in difficoltà nella programmazione degli stessi.
Appartamenti e condomini si sono messi in fila, più o meno rigorosamente, portando alla fine un contributo importante per il rilancio di un intero settore, quello legato all’edilizia, che si trovava a vivere una crisi quasi irreversibile. Sono stati effettuati lavori per oltre 70 miliardi di euro. Risultati e numeri importanti, ma in Italia c’è sempre un ma. “Fatta la legge, trovato l’inganno“, ecco che il malaffare è sceso in campo facendo si che venissero poi a galla truffe per svariati miliardi.
Si parla di 6 miliardi di euro, ma potrebbero essere anche di più. Per tale motivo, per difendersi più, e meglio, dai truffatori organizzati, la misura è stata spesso oggetto di modifiche. Con il nuovo governo presieduto da Giorgia Meloni il Superbonus 110% cambierà profondamente e questo non farà certo piacere a molti. Nella Legge di Bilancio è già presente il taglio dell’aliquota che scenderà al 90% ed inoltre si lavora alla cessione del credito. Quali le conseguenze?
I cambiamenti delle aliquote
La Legge di Bilancio 2022 ha già fatto chiaramente intendere le intenzioni del nuovo esecutivo riguardo la misura fortemente voluta dal Movimento 5 Stelle. Al taglio dell’aliquota al 90% nel 2023, seguirà infatti un’ulteriore riduzione della detrazione fiscale che nel 2024 raggiungerà il 70% per poi raggiungere il 65% nel 2025, quando il Superbonus 110% arriverà alla sua conclusione. Un’autentica stangata!
Altro piano di intervento governativo riguarda la soluzione del problema legato alla cessione del debito. Il cambio di aliquota comporta, ad esempio, che chi aveva intenzione di fare lavori per 10000 euro, in precedenza non pagava nulla mentre adesso dovrà pagare 1000 euro. Il governo però ha intenzione di aiutare chi è in difficoltà per tali pagamenti creando un apposito fondo.
Dal momento poi che tutte le banche, ultima in ordine di tempo Poste Italiane, hanno congelato l’acquisizione dei crediti, per il governo di Giorgia Meloni la priorità è riattivare il prima possibile il filone fondamentale dei crediti.