Busta paga che presenta una bellissima novità. Un clamoroso aumento proprio quando il Natale ci sta venendo a trovare.
Buste paga che si vestono da strenne natalizie. In tante le sognano ornate così e con tanto di fiocco rosso. Ma se i sogni appartengono a tutti, non tutti li possono realizzare. Perlomeno non tutti nello stesso momento. In tanti, però, vedranno davvero, sotto un albero di Natale ricco di palline colorate e di luci intermittenti, una busta paga vestita tutta di rosso.
Ed allora sarà un momento speciale. Atteso come non mai. Quella strenna racchiuderà tanti sogni che sembravano infranti dalla crisi. Certo non li realizzerà tutti, forse nessuno. Ma quella strenna rappresenta, prima di tutto, un premio per non aver mai mollato, per non essersi mai arresi dinanzi alle difficoltà, anche gravi, che si stavano, e si stanno, affrontando. Ma chi sono i fortunati che riceveranno la strenna vestita tutta di rosso?
Busta paga, una bella sorpresa
E’ sempre stato il periodo dell’anno più bello, perché si attendeva la festa più attesa. Il 2022 è stato un anno che ha tolto parecchi sorrisi sui volti di ciascuno. Anche l’attesa del Natale assume una connotazione diversa. Lo si attende, parallelamente, ad altre notizie che però tardano ad arrivare. Notizie che potrebbero magari annunciare una diminuzione del caro – bollette che da mesi stanno creando un’infinità di problemi, e pensieri, a milioni di famiglie.
Oppure qualcuno che annunci che l’inflazione sta finalmente conoscendo una fase di repentina discesa e che i prezzi, soprattutto dei beni di prima necessità, stanno ritornando ai livelli pre – conflitto russo – ucraino. Insomma delle novità che possano riportare un po’ il sorriso sui volti preoccupati di tanti. Ma, in certi momenti, vengono fuori delle novità che il sorriso lo riportano davvero e fanno sì che si riconquisti un po’ di fiducia nell’immediato futuro. Nonostante tutto. A chi è ritornata la voglia di sorridere?
E’ il comparto che, insieme alla Sanità, ha pagato il prezzo più alto ai tagli imposti dai diversi governi negli ultimi decenni. La Scuola sta ancora pagando, e chissà quando finirà di pagare, il prezzo di quei tagli sconsiderati e senza una minima visione a lungo termine. Le infinite difficoltà della scuola attuale nascono proprio da quelle politiche che hanno effettuato tagli lineari nel settore, proprio insieme alla sanità, più strategicamente rilevante in un paese che ambisca a definirsi “civile”.
Il comparto scuola ha da poco rinnovato il contratto. A quali condizioni?
Aumenti ed arretrati
Con il tanto atteso rinnovo del contratto del comparto Scuola i dipendenti riceveranno l’atteso aumento di stipendio ed in più gli arretrati per gli anni di vacanza contrattuali. A chi chiede se il rinnovo del contratto della scuola, appena sottoscritto, andrà ad eliminare l’ex bonus Renzi, introdotto dall’ex premier per il taglio del cuneo fiscale, la risposta è No, ovvero non lo eliminerà.
Quelle che si può denominare come bonus Renzi è legato al reddito del lavoratore. Spetta nella sua misura piena, ovvero 100 euro, a chi ha un reddito inferiore a 15000 euro. Solo nel caso in cui l’aumento del rinnovo del contratto porti il lavoratore a superare il limite imposto per beneficiare dell’ex bonus, lo stesso non verrà corrisposto.